Manuel, ucciso per 400 euro Il corpo ritrovato a pezzi
● Il cadavere è stato trovato ieri nell’oristanese
Ucciso e fatto a pezzi per 400 euro. Quel che resta del corpo di Manuel Careddu, (18 anni, di lui nessuna notizia da 5 settimane) è stato trovato sottoterra non lontano da un cimitero. Piccolo spacciatore, voleva recuperare i soldi per la vendita di marjuana a un gruppo di coetanei. Lo ha attirato in trappola una ragazzina di 17 anni: «Ti porto da chi ti paga». Convinto a salire su un’auto, portato sulle rive del lago Omodeo, vicino a Ghilarza (Oristano), una picconata in fronte, finito a colpi di badile. Cinque in carcere: Christian Fodde e Matteo Satta, 20 anni; Riccardo Carta 18; C.N. e G.C., la ragazza, 17. Uno ha parlato dopo un incontro fra le madri di Manuel e di G.C. e ha indicato la fossa. I 5 sono stati traditi da una microspia nascosta nell’auto che con Fodde alla guida e Manuel sul sedile posteriore andava verso il lago. Ce l’avevano messa i carabinieri che indagavano su un delitto e sospettavano il padre di Fodde. Nelle registrazioni si sente Manuel («Dove mi portate?»), l’ordine all’arrivo sul lago («Scendi!»), l’aggressione, i singhiozzi della ragazzina. Il cadavere è stato fatto a pezzi e interrato vicino al cimitero. Uno dei 5 ha minacciato: «Compro una pistola e la prossima volta che la madre di Manuel va a denunciare le stampo un proiettile in testa».