Anna Todd e Valerio Scanu: così si impara la felicità
La parabola della scrittrice e la lotta del cantante al cyberbullismo: «Agli insulti io rispondo»
L’essere felici. Scelta di vita? Incontro fortunato? Consapevole approccio alla quotidianità? Dipende dai casi. La felicità ha più anime. Anche una «inconsapevole». La definisce così Anna Todd, scrittrice made in Los Angeles da 10 milioni di copie, penna d’oro di Wattpad, piattaforma su cui ognuno, potenzialmente, può diventare scrittore. Lei ci è riuscita con la serie di romanzi After. Ne fa parte Star. Noi stelle cadenti, l’ultimo uscito.
Ma non parla solo del successo editoriale di Todd Roberta Scorranese, nell’intervista alla scrittrice su Liberitutti che le dedica anche la copertina del nuovo numero, in edicola domani e allegato gratuitamente al Corriere della Sera. Racconta anche le scelte di vita di questa firma da bestseller, partita «in salita» e arrivata alla serenità. Oggi è un fenomeno capace di riunire folle da stadio in ogni parte del mondo. Ma tutto è iniziato in una famiglia difficile, padre ucciso quando lei aveva un anno e madre tossicodipendente. A 18 anni, l’occasione: Jordan, compagno di scuola, diventa suo marito. «Ci siamo sposati dopo il mio diploma. Una fuga dalle difficoltà? Forse, ma inconsapevole. Entrambi cercavamo la serenità». Così la futura scrittrice è diventata la moglie di un soldato: «Una settimana dopo il matrimonio lo richiamarono in Iraq». Ma la felicità acquisita li lega. Allora come oggi: «Ora sono felice. A modo mio».
Lo è anche Valerio Scanu, post trionfi ad Amici e al Festival di Sanremo. Si racconta a Elvira Serra in occasione dell’uscita di Dieci, il nuovo album. Il cantante ha trasformato il successo in felicità. Ai Castelli romani ha «una boutique dove vendo scarpe, profumi e cose particolari». Libero ● Sono «il bello delle cose», «il bello del fare» e «il bello dell’essere» le altre sezioni del supplemento di scegliere. Grazie alle imitazioni a Tale e Quale Show ha imparato a usare il tacco 12: «Una dote. Io ce l’ho». E davanti al bullismo web non si tira indietro. «Sono cintura nera di insulti. Insulti sui social? Replico. Sempre». Due esistenze che potremmo definire «liquide»: scelte deliberate sulle vie da percorrere.
Un po’ come capita con le nuove bottiglie per acqua e vino. Lo rivela Silvia Nani: sono silhouette liquide frutto di progetti di design. Dove contenuto e contenitore sono coprotagonisti. Come scrive Camilleri in La forma dell’acqua, quest’ultima «piglia la forma che le viene data». Come la nostra vita. Che può avere anche forma felice.