«I volumi sono una casa» A Palermo il Festival delle Letterature Migranti
Si tiene a Palermo fino al 21 ottobre la quarta edizione del Festival delle Letterature Migranti che vuole raccontare — attraverso l’arte contemporanea, il teatro, la musica e il cinema — il tema: «La letteratura è una casa». Promossa da Palermo Capitale italiana della cultura 2018 e dall’associazione festival delle letterature migranti, la kermesse è diretta da Davide Camarrone e quest’anno è dedicata alla memoria del regista Claude Lanzmann (1925-2018) e dello scrittore Alessandro Leogrande (1977-2017). Il festival ha aperto (e chiuderà) l’edizione 2018 ricordando due anniversari storici: il rastrellamento nazifascista del Ghetto di Roma (75 anni fa, il 16 ottobre 1943) e l’80° anniversario delle leggi razziali italiane. Alla manifestazione, nata per riflettere sulla natura migrante della stessa letteratura, partecipano numerosi autori (90 gli incontri previsti e 40 i libri che saranno presentati). Tra gli appuntamenti: Paolo Di Stefano — che ieri ha presentato il suo libro Sekù non ha paura (Solferino) — oggi alle 10 incontrerà le scuole insieme con Annamaria Piccione; domani alle 19 Nasim Marashi racconterà la vita delle trentenni iraniane con L’autunno è l’ultima stagione dell’anno (Ponte 33), mentre l’epopea dei cinesi emigrati in Europa è il tema di Chen He (ore 20; A modo nostro, Sellerio). Domenica alle 17 la filosofa Donatella Di Cesare si confronterà invece sul suo Stranieri residenti (Bollati Boringhieri). (j. ch.)
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