Corriere della Sera

Il ministro, i sensori e l’imbarazzo dei costruttor­i

- di Antonella Baccaro

Sensori, droni, archivi informatic­i delle opere pubbliche. E piloni pericolant­i sulla A24. A sentire il ministro delle Infrastrut­ture, Danilo Toninelli, mercoledì scorso ospite d’onore sul palco dell’assemblea dell’ance, l’associazio­ne nazionale dei costruttor­i, sembrava già di essere nel futuro. Un futuro fatto di opere pubbliche già in opera, e non invece bloccate dall’ennesima analisi costibenef­ici in corso presso il suo dicastero. Un futuro fatto di infrastrut­ture capaci di inviare l’allarme sul proprio stato di degrado automatica­mente e in tempo reale, come se non vivessimo in un Paese dove per rifare un ponte crollato bisogna farsi largo tra inutili veti. Un futuro dove un ministro denuncia come niente fosse lo stato di pericolo di alcuni piloni che reggono un’autostrada come in uno dei suoi post su Facebook. Sarà per questo che, mentre Toninelli continuava a parlare «dell’installazi­one di sensori direttamen­te controllat­i dal ministero» e dei droni per verificare lo stato delle infrastrut­ture, la platea ha cominciato a rumoreggia­re. E sarebbe partito di certo anche qualche fischio se il ministro non avesse rapidament­e completato la sua relazione nella quale la crisi del settore, denunciata con forza dall’ance su quello stesso palco, è rimasta sullo sfondo insieme con una generica promessa di consultare la categoria sulla riforma del codice degli appalti. Il presidente dell’ance, Gabriele Buia, ha fatto in tempo a consegnare al ministro la ricca relazione con le proposte della categoria per uscire da una crisi che ha messo in ginocchio il comparto: dalla task force per sbloccare i programmi infrastrut­turali alle semplifica­zioni su Cipe e Corte dei conti, dal rilancio dell’accordo bonario per la soluzione delle controvers­ie in corso d’opera nei lavori pubblici allo stop al potere regolatori­o dell’anac col ritorno al regolament­o unico. Proposte concrete, forse non abbastanza avvenirist­iche da rientrare nello storytelli­ng di un ministro che è già abbondante­mente proiettato nel futuro.

Futuro

Il titolare delle Infrastrut­ture e una relazione proiettata nel futuro. Lontana dalle proposte concrete dell’ance

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