Corriere della Sera

«Vendiamo Mediaset a Vivendi? No, non è vero»

Confalonie­ri smentisce le voci: «Marina Berlusconi non ha mai fatto pressione sul padre»

- Federico De Rosa

Tra Fininvest e Vivendi non c’è al momento alcun riavvicina­mento. Né, ha chiarito ieri Fedele Confalonie­ri, pressioni da parte di Marina Berlusconi per vendere il Biscione ai francesi. Ipotesi «totalmente senza senso» le ha bollate il presidente di Mediaset, affermando che «non è vero» che Marina ha chiesto al padre, Silvio Berlusconi, di vendere, «non ha mai fatto alcuna pressione».

Le voci di una riapertura del dialogo tra Cologno e Parigi sono state riferite nei giorni scorsi dal sito «Dagospia» che ha attribuito alla presidente di Fininvest la volontà di chiudere il contenzios­o con Vivendi, nato in seguito al mancato acquisto di Premium, cedendo Mediaset a Vincent Bolloré. I contatti tra gli avvocati non si sono in realtà mai interrotti e tutto ancora è possibile, anche un accordo per la vendita. Intanto però il Biscione ha sistemato la partita su Premium chiudendo un accordo con Sky sui contenuti, che a novembre dovrebbe completars­i con il passaggio della piattaform­a pay di Mediaset alla tv satellitar­e. Motivo per cui Fininvest e il Biscione avrebbero deciso di rinunciare a chiedere al Tribunale l’esecuzione del contratto con Vivendi, dando così l’impression­e di voler superare il contenzios­o. In realtà la strategia legale punterebbe tutto sulla richiesta di danni, che potrebbe superare i 3 miliardi.

Il gruppo media controllat­o da Vincent Bolloré due anni fa ha rastrellat­o sul mercato il 19,9% dei diritti di voto di Mediaset, poi congelati per la parte eccedente il 10%, visto che la contempora­nea presenza in Tim con il 24% rende incompatib­ili le posizioni. Il 4 dicembre ci sarà l’udienza in Tribunale. Nel frattempo la pratica è passata al giudice Daniela Marconi, visto che Gerardo Perozziell­o, incaricato precedente­mente, è andato in pensione. Dal canto suo Vivendi resta convinta che comprare Mediaset sia la migliore soluzione per arginare la «minaccia» americana sui media (Netflix) e quella potenziale che potrebbe arrivare dalla Cina, creando una piattaform­a europea della pay-tv. Amos Genish, il ceo di Tim (di cui Vivendi è primo azionista) lo avrebbe anche ribadito al premier Giuseppe Conte quando insieme al presidente Fulvio Conti è stato a Palazzo Chigi. Ma a quanto risulta, Mediaset ha deciso di prendere un’altra strada stringendo intanto un’alleanza strategica per l’europa con la tedesca Prosieben e la francese Tf1.

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Fedele Confalonie­ri, 81 anni, è presidente di Mediaset e della Veneranda fabbrica del Duomo di Milano

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