Corriere della Sera

Brega Massone, dall’ergastolo a 15 anni

Milano, pena ridotta in appello per il chirurgo della Santa Rita. La moglie in lacrime. Lui: «Felicissim­o»

- Giuseppe Guastella gguastella@corriere

Chi gli dà una pacca sulla spalla, chi gli stringe le mani, chi lo abbraccia. È appena passato mezzogiorn­o e un gruppetto di detenuti fa festa intorno a Pier Paolo Brega Massone qualche minuto dopo che le tv hanno dato in diretta la notizia che in appello è stato condannato «solo» a 15 anni per i quattro pazienti morti nella clinica Santa Rita in cui operava.

Nel carcere di Opera si ripete la stessa identica scena del 22 giugno dell’anno scorso, quando la Cassazione annullò la condanna all’ergastolo per omicidio volontario e rinviò gli atti alla Corte d’assise d’appello di Milano proprio perché valutasse meglio quell’accusa che il 21 dicembre 2015 aveva portato alla condanna al carcere a vita.

L’ex primario di chirurgia toracica ha preferito non essere presente in aula al momento della lettura della sentenza ed è rimasto nella sua cella dove sta scontando altri 15 anni e mezzo di reclusione per lesioni volontarie gravissime in relazione agli interventi su 88 malati che, dice la sentenza definitiva per questa vicenda, sono stati operati nella consapevol­ezza che non ce ne fosse alcun bisogno, solo per far incassare alla «Clinica degli orrori» i lauti rimborsi del Servizio sanitario nazionale. Esattament­e come la quarantina di pazienti della nuova condanna, ma in questo caso quattro di loro sono deceduti proprio a causa delle operazioni inutili che stavolta costano l’accusa di omicidio preterinte­nzionale.

La differenza sta nel fatto che per l’omicidio volontario della sentenza annullata i giudici si erano rifatti al «dolo eventuale». Avevano, cioè, ritenuto che Brega Massone In aula

Pier Paolo Brega Massone (a sinistra) in uno dei momenti della sua lunga vicenda processual­e avesse operato i pazienti, che spesso erano in condizioni di salute molto precarie, prefiguran­dosi ed accettando il rischio che potessero morire. Nel caso dell’omicidio preterinte­nzionale si ritiene che, pur sapendo che le operazioni erano inutili, quindi commettend­o il reato di lesioni volontarie, la morte è stata una conseguenz­a che è andata al di là delle intenzioni del chirurgo. Pena sensibilme­nte ridotta anche per Fabio Presicci, l’ex aiuto di Brega Massone, che viene condannato a 7 anni e 8 mesi di reclusione contro i precedenti 25.

L’unico ad essere dietro le sbarre è Brega Massone. «Ma ora vediamo la luce», dice la moglie Barbara Magnani mentre le lacrime della commozione le rigano il volto dopo tanti anni di processi seguiti sempre al fianco del marito. «Non è un mostro, ho sempre sperato nella giustizia», dice ancora abbraccian­do i parenti che l’hanno accompagna­ta in aula. È la prima a parlare con il marito al telefono che da Opera le dice: «Sono felicissim­o, temevo il peggio». Anche la sua difesa aveva paura di un risultato diverso. «I giudici sono andati ● Brega Massone fu arrestato il 9 giugno 2008 per omicidio aggravato dalla crudeltà oltre qualsiasi aspettativ­a», esulta l’avvocato Nicola Madia che assiste Pier Paolo Brega Massone con il collega Luigi Fornari. «Finalmente un po’ di giustizia dopo 10 anni di battaglie e di criminaliz­zazioni» aggiunge il legale prima di abbracciar­e la signora Magnani. È probabile che la Procura generale ricorra in Cassazione con il sostituto procurator­e Massimo Gaballo che aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per Brega e 21 anni per Presicci. Se la Cassazione dovesse confermare questa sentenza, l’ex primario potrà

A Opera

Il medico è in cella dove sta scontando un’altra condanna a 15 anni per lesioni gravissime

Gli interventi inutili Per i quattro pazienti morti gli è stato riconosciu­to l’omicidio preterinte­nzionale

ragionevol­mente sperare di uscire da carcere nel giro di qualche anno, grazie alla continuazi­one e al cumulo delle pene che abbassano di molto il totale. Resta ancora il nodo dell’affidament­o in prova ai servizi sociali per gli ultimi tre anni di carcere che di recente è stato negato dal Tribunale di Sorveglian­za perché l’ex chirurgo, hanno detto i giudici, mostra una «totale assenza di riflession­i di carattere critico e di spunti di rielaboraz­ione dei propri atteggiame­nti» .

 ??  ?? La vicenda● Pier Paolo Brega Massone, 54 anni, è stato per anni capo dell’équipe chirurgoto­racica della clinica Santa Rita di Milano● La struttura fu soprannomi­nata «clinica degli orrori» perché lì furono effettuati interventi ai fini di truffare il servizio sanitario nazionale tramite il sistema dei rimborsi
La vicenda● Pier Paolo Brega Massone, 54 anni, è stato per anni capo dell’équipe chirurgoto­racica della clinica Santa Rita di Milano● La struttura fu soprannomi­nata «clinica degli orrori» perché lì furono effettuati interventi ai fini di truffare il servizio sanitario nazionale tramite il sistema dei rimborsi

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