Renzo Rosso: così ridicolizzo gli odiatori
Diesel La capsule collection di Hate Couture di Fedez. Sulla schiena la scritta «infame»
Solo questione di linguaggio. Ma se non individui quello giusto, il messaggio non arriva. Palese quello scelto da Renzo Rosso: voce profonda carica di energia e luce brillante nell’occhio chiaro per comunicare la soddisfazione dei risultati del suo lavoro dopo essere tornato al timone di Diesel. Più di un anno e mezzo di lavoro da parte del patron del marchio e l’anniversario in corso (40 anni dalla nascita del brand di denim iper creativo), sono oggi contraddistinti da progetti vincenti.
Comunicazione «L’autoironia è perfetta per trattare temi di estrema attualità come il cyberbullismo»
Perché Rosso ha scelto il linguaggio giusto per parlare alle nuove generazioni; oltre a un’attenta strategia aziendale: cambio nel management, riqualificato la distribuzione, lotta falsi. E la giusta comunicazione globale e differenziata. «Argomenti di attualità come: imperfezione, problema dei falsi, cyber bullismo ricevono la giusta attenzione e sensibilizzano se proposti da punti di vista alternativi. Come l’ironia, per esempio, meglio l’autoironia», dice Rosso.
“Esorcizzare” gli hater, gli odiatori del web ridicolizzandoli si è trasformato nel successo della Ha(u)te Couture: pezzi unici, l’haute couture, dove il dettaglio esclusivo è un insulto ricevuto sul web e messo in bella vista su bomber, felpe e t-shirt: sparisce la u del sostantivo francese haute e diventa l’anglosassone hate. Lancio nel settembre scorso con il video musicale The more hate you wear, the less you care (più ti vesti di odio,
meno te ne interessi), con da Nicki Minaj a Bella Thorne. Ora nuovo capitolo: “infame”. Questo è l’insulto scelto da Fedez per la sua micro capsule collection di Hate Couture by
Diesel in vendita da oggi a Milano dalle 18 nel negozio di piazza San Babila. Quando il rapper arriverà per inaugurare il laboratorio degli “insulti su misura”: Fedez personalizzerà i capi dei presenti con gli insulti da loro stessi ricevuti e scelti; servizio attivo fino al 6 novembre negozi di Milano e Roma. «Dopo aver conosciuto Fedez è nato un ottimo rapporto. Il suo modo di essere e di vestirsi incarna lo spirito autonomo e autoironico, della nuova era Diesel», rivela il patron del marchio. Rosso piace alle pop star: il carattere, la sua moda. Al Forum di Milano qualche giorno fa al termine del concerto degli U2 Bono l’ha salutato pubblicamente come «il mio miglior amico» e «il creatore del denim più cool».
Il progetto Hate Couture avrà un respiro internazionale, ambassador scelti ad hoc in ogni Paese. L’elogio all’imperfezione con la campagna Go with the flaw, prima, e poi ai falsi con #Gowiththefake, dopo; le capsule collection Red Tag dei designer “folli” Shayne Oliver e Gleen Martens, tutti esempi di linguaggi differenti scelti da Rosso. Ma un nuovo direttore creativo post Nicola Formichetti? «Perché uno? Tanti. Uno per nazione per interpretare esigenze diverse». A proposito di linguaggi. Quello calcistico? «Palpita il cuore rossonero: continuo a vestire la squadra. Post acquisizione del Vicenza sto lavorando a una nuova gestione del team». Basta scegliere il giusto linguaggio.