«Ciascun mercato hai i suoi pezzi giusti La sfida è trovarli»
Sostiene che la cosa più difficile da trovare sul lavoro sia la fedeltà delle persone Riccardo Peruffo, amministratore delegato e direttore creativo di Peserico che, negli ultimi anni, ha moltiplicato i risultati del brand insieme alla moglie Paola, conosciuta ai tempi dell’università: «È molto più facile — scherza la coppia, che ha tre bambini — continuare a fare investimenti». L’ultimo, un milione di euro per un monomarca da 400 mq a Shangai. Il marchio — nato come laboratorio di moda e fondato dai genitori di Riccardo (Mary Peserico e Giuseppe Peruffo) a Cornedo Vicentino negli anni Sessanta — si è trasformato in un brand riconosciuto dal mercato internazionale: il fatturato è arrivato a 60 milioni, la previsione è superare i 100 nei prossimi 3 anni. Il segreto dell’espansione? La presenza nelle boutique più esclusive (serrato il piano retail) con diversi pezzi della collezione (tra tessuti e capi esclusivi) pensati ad hoc per i mercati di riferimento: «La Russia e gli Stati Uniti ad esempio — osserva Paola — sono mercati opposti come gusto: gli americani ricercano la semplicità e la linearità, ai russi piacciono i dettagli fashion e i punti luce. Diversificare i nostri capi per noi è un’esigenza». A dare una mano, la crescita tecnologica continua e una cura per i dettagli affidata ad artigiani di altissimo profilo. «Il nostro successo — spiegano — si basa in primo luogo sulla coerenza dell’offerta: mantenuta intatta da sempre». Una qualità, premiata anche come eccellenza ai premi Le Fonti di Borsa Italiana. E che si ritrova negli oltre mille capi presentati da Peserico per stagione. «Le persone — osserva Paola — riconoscono sempre di più l’identità del nostro brand. Attraverso le nostre vetrine facciamo vedere chi siamo e la storia che abbiamo. Anche per questo, scegliamo di posizionarci nei punti più belli della città come, per esempio, in Brera a Milano». E senza dimenticare la valenza estetica e materica delle collezioni come l’attuale fall-winter: «Le nostre collezioni — conclude Paola — prendono ispirazione dal luogo in cui viviamo (le colline vicentine), immersi in un contesto di natura e di bosco. Ci lasciamo guidare dai profumi e dai colori del legno, ma anche dai giochi delle sue cortecce per le trame e i punti delle maglie. In autunno, si gioca con i toni pastelli, mentre in inverno dominano il blue-black, il caramello e i verdi ingrigiti. Assecondiamo il ciclo della natura che, ogni volta, con la sua bellezza, ci lascia pieni di stupore e meraviglia».