Corriere della Sera

Alitalia, si tratta sull’ingresso delle Ferrovie Il nodo della cigs

- Fabio Savelli

L’ipotesi è che si possa partire con una dotazione inferiore a quella stimata dal ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio di 1,5-2 miliardi. Per entrare nel capitale di Alitalia al 100% potrebbero bastare 600-700 milioni. Gli analisti di Mediobanca stanno ragionando con i vertici di Ferrovie sui numeri dell’operazione. Le prime stime non sembrano così preoccupan­ti, anche perché Alitalia pur continuand­o a perdere soldi, ha avuto un anno e mezzo di buona gestione. Ecco perché si ragiona sull’unica alternativ­a possibile: Ferrovie dello Stato, guidata da Gianfranco Battisti (foto), prenderebb­e il 100% di Alitalia, come anticipato dal Messaggero, perché il tempo stringe e le obiezioni del ministro del Tesoro Giovanni Tria alla conversion­e del prestito-ponte da 900 milioni sono condivise anche dalla Ue. Da Bruxelles trapela che l’ingresso diretto del Tesoro non sarebbe accettabil­e. Al contrario Ferrovie potrebbe essere accetatta perché sta sul mercato, ha collocato 4 miliardi di obbligazio­ni, a patto che individui a breve un partner industrial­e in grado di finanziare gli investimen­ti sul lungo raggio. La vera scadenza semmai è quella del 15 dicembre, data entro la quale c’è da rimborsare oltre un miliardo allo Stato. Ieri l’azienda ha incontrato i sindacati del trasporto chiedendo un’ulteriore proroga della cassa integrazio­ne per 1.570 addetti.

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