Corriere della Sera

L’ATTORE? MESTIERE A RISCHIO (E DA POVERI)

Bucci&c. Un giovane interprete oggi guadagna 1500 euro lordi per due mesi

- di Aldo Grasso

Che scoramento, quasi ogni giorno un attore ci racconta com’è finito sul lastrico. Sono testimonia­nze tristi, storie di malversazi­oni, di contributi non versati, di soldi sperperati. Personaggi fino a ieri famosi che ora si trovano nell’indigenza. L’ultima confession­e è stata quella di Marco Milano, il popolare «Mandi Mandi» di «Mai dire gol». Per una causa con Equitalia gli è stato pignorato tutto e non lavora più. Qualche giorno prima c’era stata l’amara confession­e di Flavio Bucci, l’indimentic­abile Ligabue, che vive in una casa famiglia dopo aver speso tutto in vodka, coca e donne. Non se la passano bene nemmeno Leopoldo Mastelloni, Marco Della Noce (è finito a dormire in una macchina), Alvaro Vitali, Claudio Lippi, Marco Baldini, Gianfranco D’angelo e altri ancora. Quando sei sulla cresta dell’onda, quando sei abbagliato dal successo e dalla magia della scena, è difficile pensare al dopo. E poi, quello dell’attore, è un mestiere a rischio, non solo materiale. Vittorio Gassman diceva che «recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con altre. È una specie di schizofren­ia». Oggi, gli attori alle prime armi guadagnano circa 1500 euro lordi per due mesi di lavoro (senza orari). Nel frattempo, gli show quotidiani della politica rubano loro il palcosceni­co. A tutto vantaggio della commedia. E della tragedia.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy