Corriere della Sera

Juve fermata per la prima volta: con il Genoa è solo pareggio E stasera il derby Inter-milan

Spalletti si fida dell’inter «Siamo cresciuti tanto, giochiamo a petto in fuori»

- di G. De Carolis, Passerini, Tomaselli

MILANO Sei vittorie di fila hanno irrobustit­o il carattere, rinforzato la mentalità, dato una doppia spinta alle classifich­e di campionato e Champions, costruito una continuità e un’identità. Non bastano però, almeno non a Luciano Spalletti colpito, per sua stessa ammissione, da una malattia: l’interismo. «Il derby vale molto più dei tre punti: è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati di Inter».

L’influenza nerazzurra dilaga e stasera per il 169° derby di serie A saranno quasi in 80 mila a San Siro, tutto esaurito. Non teme nulla Spalletti, pronto alla prova di forza contro il Milan. Nessuna paura nemmeno della sosta che ha fermato la cavalcata di una squadra riaccesa dalla vittoria in Champions con il Tottenham e trasformat­a dai successi maturati via via, fino all’ultimo contro la Spal, rivalutati­ssimo dopo la vittoria degli emiliani all’olimpico con la Roma. L’inter insegue il settimo sigillo per continuare a scalare la classifica e per entrare nella storia. «Vogliamo giocare il derby a viso aperto. Le vittorie in queste partite non si dimentican­o, ti fanno entrare nella storia nerazzurra».

Soprattutt­o possono alimentare il fuoco per bruciare gli avversari in una settimana dura e stimolante. Higuain e il Milan stasera, il Barcellona (probabilme­nte senza Messi) mercoledì, la Lazio a seguire. In mezzo l’assemblea dei soci che consacrerà il 27enne Steven Zhang 21° presidente nerazzurro.

L’inter è la forza e la sostanza, il Milan il gioco e l’imprevedib­ilità. Spalletti cancella i timori, «perché da quando

Spalletti Il derby vale molto più dei tre punti che assegna: è il termometro più corretto per misurare quanto siamo malati di Inter

sono all’inter giro a petto in fuori. Siamo cresciuti dal punto di vista della qualità e della personalit­à, ma anche dell’altezza». E occhio anche alle palle inattive, e ai saltatori d’area, spesso decisivi in partite così.

L’attesa però si focalizza sui bomber. Icardi è il veterano dei derby, Higuain è al battesimo a Milano. Diversi nel modo di giocare, identici come costanza nel segnare. «Sono due che ti lasciano a bocca aperta con i colpi. Entrambi sono fondamenta­li per lo sviluppo del gioco delle loro squadre, ma tra i due tengo Icardi: fa gol e ha una qualità tecnica eccezional­e».

Una sfida in campo e in panchina, tra due generazion­i, il maturo Spalletti e il rampante Gattuso. L’allenatore nerazzurro è prodigo di compliment­i per il tecnico avversario, «per come sta facendo giocare la sua squadra. Rino è nella lista dei grandi allenatori, che possono dare lustro al nostro calcio». Per ora è anche sulla lista nera dei risultati di Spalletti che nei due incroci della passata stagione, in Coppa Italia e campionato, non è ancora riuscito né a batterlo né a segnargli un gol. Il derby post sosta può essere l’occasione giusta per prendersi la prima soddisfazi­one. Anche perché il tecnico interista non ha problemi di formazione, solo qualche ballottagg­io da sciogliere, soprattutt­o a centrocamp­o tra Vecino e Gagliardin­i. A Spalletti la sua Inter «garba», ma non si accontenta perché «i margini di crescita ci sono ancora». E vincere il derby è il passo in più per considerar­si grandi.

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 ??  ?? Bomber contro Mauro Icardi e Gonzalo Higuain centravant­i argentini di Inter e Milan stasera di fronte nel derby (Reuters, Ap)
Bomber contro Mauro Icardi e Gonzalo Higuain centravant­i argentini di Inter e Milan stasera di fronte nel derby (Reuters, Ap)
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