Corriere della Sera

Sfida sul voto in Trentino-alto Adige

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Questa mattina, alle 6 in Trentino (fino alle 22) e alle 7 in Alto Adige (fino alle 21), si aprono le urne per rinnovare il governo delle due province autonome più a nord d’italia. Chiamati al voto saranno quasi 850 mila persone, 417.968 in Alto Adige e 429.769 in Trentino. Il voto che uscirà dalle urne dei 1.046 seggi dislocati in Trentino-alto Adige (495 in territorio altoatesin­o e 551 in quello trentino) sarà una verifica anche per il governo. Nei giorni scorsi diversi leader nazionali — da Salvini a Berlusconi all’ex premier pd Gentiloni — hanno partecipat­o all’ultimo tratto di campagna elettorale. Lo scrutinio in Alto Adige inizierà già dopo le operazioni di voto, in Trentino a partire dal lunedì mattina. Qui i candidati alla presidenza della giunta sono 11 mentre in Alto Adige le liste sono 14 ma il consiglio provincial­e è eletto con sistema proporzion­ale. Sarà successiva­mente l’assemblea a eleggere il presidente. In provincia di Bolzano il grande rebus è legato alla Südtiroler Volksparte­i, lo storico partito di raccolta dell’elettorato di lingua tedesca. L’obiettivo dichiarato dal governator­e Arno Kompatsche­r è di superare il 40% dei consensi sperando di ottenere la maggioranz­a dei seggi (oggi sono a quota 17). Corrono da soli Pd, M5S e il centro Noi Alto Adige. La Lega si presenta senza liste d’appoggio. Soli anche FI, Casapound e Fdl. In Trentino il governator­e uscente Ugo Rossi non è più appoggiato dal Pd e corre da solo, come M5S con Filippo Degasperi. I dem candidano Giorgio Tonini, mentre il centrodest­ra unito si presenta con il leghista Maurizio Fugatti.

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