Corriere della Sera

Migranti, il Viminale sfida la Francia A Claviere un presidio di polizia

Salvini sulla nave Diciotti: per il tribunale dei ministri di Palermo non c’è stato reato

- Fabrizio Caccia

ROMA Da ieri c’è almeno una postazione fissa della polizia italiana a presidiare il confine con la Francia a Claviere. E altre auto di pattuglia, sempre coordinate dal commissari­ato di Bardonecch­ia, effettuano controlli nei dintorni. La decisione è stata presa dal ministro dell’interno, Matteo Salvini, dopo l’ultimo sconfiname­nto della Gendarmeri­a francese di due giorni fa, che ha lasciato altri tre migranti africani, come la scorsa settimana, sul suolo italiano prima di dileguarsi.

Sale la tensione tra i due Paesi e così, per «migliorare la cooperazio­ne», la prefetta della regione francese delle Hautes-alpes, Cécile Bigotdekey­zer, ieri sera, prendendo atto della decisione di Salvini e «su domanda del ministro dell’interno Christophe Castaner», ha proposto «una riunione tra i prefetti da tenersi sul posto» il prima possibile «con la partecipaz­ione dei responsabi­li nazionali della polizia dei due Stati».

La misura presa ieri — spiegano al Viminale — è la risposta, in termini di reciprocit­à, al ripristino dei controlli alla frontiera adottati a Ventimigli­a dal governo francese già nel 2015. E questo nonostante ieri sempre la Prefettura delle Hautes-alpes avesse provato in un comunicato a motivare l’intervento della Gendarmeri­a filmato due giorni fa da un cittadino di Claviere e rilanciato sui social da Salvini.

Il video «mostra — secondo la Prefettura — una procedura di non ammissione alla frontiera del tutto conforme alla prassi concordata tra la polizia francese e la polizia italiana, nonché al diritto europeo». I francesi ricostruis­cono così l’accaduto: i tre migranti lasciati «sulla linea esatta di demarcazio­ne della frontiera franco-italiana sulla strada statale Rn 94, erano stati controllat­i al punto di attraversa­mento autorizzat­o di Monginevro, 500 metri più lontano sulla Rn 94. Provenient­i direttamen­te dall’italia e sprovvisti di documenti di viaggio, si sono visti notificare il rifiuto d’ingresso sul territorio francese. Conformeme­nte alla procedura, il commissari­ato di Bardonecch­ia è stato immediatam­ente informato».

Ma è proprio su questo punto che Salvini ha eccepito: «La Francia ha comunicato di voler consegnare un gruppo di immigrati alle 9.49, peccato li avesse già abbandonat­i in territorio italiano. Non solo. Non c’è alcun accordo bilaterale Italiafran­cia che consenta questo tipo di operazioni. Se Parigi parla di prassi ne deve rispondere il governo precedente: ora l’aria è cambiata».

Salvini, sempre in tema di immigrazio­ne, ha rilanciato ieri una parte delle motivazion­i dei giudici di Palermo sulla vicenda Diciotti: «Quando la Diciotti è arrivata nei pressi di Lampedusa non sono stati commessi reati, ma sono stati meritoriam­ente difesi i confini». «Non lo dico io,che per questa vicenda sono incredibil­mente accusato di sequestro di persona, ma il Tribunale dei ministri di Palermo», ha commentato con soddisfazi­one il vicepremie­r.

L’apertura

Da Parigi arriva la proposta di una «riunione tra prefetti da tenersi sul posto»

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Controlli Una postazione fissa della Polizia italiana al confine tra Italia e Francia

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