Lo spettacolo dell’autunno nell’era di Instagram Faggi e aceri di monte i più belli da immortalare «Sfruttate la luce del mattino e cogliete l’attimo»
Gli scatti
● Dall’alto, in senso orario, scatti di paesaggi autunnali postati su Instagram: dal parco nazionale Yedigoller, in Turchia, ai viali di Bologna e ai boschi dalla Val Vigezzo. E poi immagini dal New England, dal parco Sempione di Milano e dall’inghilterra
● Per tutti gli stessi consigli: scegliere il luogo giusto dove scattare le fotografie. Fare diversi sopralluoghi per immortalare il foliage al suo culmine
● Non aver paura di puntare su inquadrature particolari. Attenzione ai dettagli: funghi, animali ma anche la nebbia
● L’orario migliore per le foto del foliage è dalle 9 alle 11. Dimenticare i filtri: i colori sono già belli al naturale
Scrivi foliage (anzi, #foliage come l’hashtag che su Instagram è stato utilizzato per circa 2 milioni di foto), leggi autunno. Quel particolare momento in cui i colori della natura diventano spettacolari. Il soggetto perfetto per una fotografia acchiappalike, insomma. Sui social infatti ce ne sono di tutti i tipi: boschi e foreste, viali alberati e marciapiedi ricoperti di foglie. Le protagoniste sono sempre loro, le foglie: il termine francese «foliage» significa proprio «fogliame» e si riferisce al cambio di colore che arriva in autunno, di solito tra metà ottobre e metà novembre. Dura poco: dopo qualche giorno le foglie cadono e lo spettacolo finisce (e addio foto).
Per questo il primo imperativo è cogliere l’attimo: «Informatevi, fate sopralluoghi e quando è il momento approfittatene», consiglia Gianluca Laurentini, fotografo romano di 37 anni appassionato di montagna e di natura. Per lui,la regola è «non accontentarsi della prima inquadratura ma osare anche punti di vista diversi». Filtri? Non servono: «Meglio che la foto sia più semplice possibile. I paesaggi autunnali sono così belli che basta sfruttare l’occasione». Ma attenzione all’orario: per Laurentini il momento migliore «è la mattina, dalle 9 alle 11: poi il blu del cielo sbiadisce». Chi vive in città non deve per forza rinunciare a immortalare lo spettacolo, anzi: «Basta andare nei parchi o lungo i fiumi, dove spesso ci sono alberi».
Certo, i posti più belli dove ammirare la natura sono altrove. Marco Colombo, naturalista 30enne (ma è anche fotografo e ha vinto il Wildlife Photographer of the Year 2011, 2016 e 2018), ne elenca alcuni: «Val Trebbia (nel piacentino), Val d’aveto (tra la Liguria e l’emilia-romagna), Valcuvia (in provincia di Varese), il Parco nazionale d’abruzzo, Lazio e Molise». Il segreto sono le piante: «Le migliori sono i faggi, gli aceri di monte, i larici e i tigli. Si trovano anche in città e nelle foreste nelle zone mediterranee». Funzionano anche i dettagli curiosi, come funghi e animali. Senza scordare la poesia della nebbia.
Ci vuole anche un po’ di sano fatalismo. Perché il culmine del foliage dura poco, pochissimo. Quasi un niente. Anzi, a volte niente per davvero: «Se fa troppo caldo, come quest’anno, si rischia che le foglie cadano prima di arrivare ai colori carichi del foliage vero e proprio». Nel dubbio, iniziate a scattare.
gretascl