Corriere della Sera

L’imbarazzo della Ue all’ultimo bivio La bocciatura ora è sul tavolo

Per la prima volta verrebbe respinta una manovra, poi 3 settimane per riformular­la

- di Francesca Basso

 L’italia non rispetta la parola data. Spero rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidariet­à europea. Il nostro mandato non è rovesciare un governo Jean Claude Juncker 12-10-2018 Jean-claude Juncker, 63 anni, presidente Commission­e Ue

La manovra presentata indica un inadempime­nto particolar­mente grave rispetto agli obblighi di politica di bilancio previsti dal Patto di stabilità Valdis Dombrovski­s 18-10-2018 Valdis Dombrovski­s, 47 anni, commissari­o europeo

L’attesa

A Bruxelles nessuna sorpresa per la lettera del ministro Tria: non ci si aspettava altro

Nessuna sorpresa a Bruxelles: «Non ci si aspettava altro, siamo sempre pronti a dialogare, ma le regole vanno rispettate», spiegano fonti comunitari­e. La risposta del ministro dell’economia Giovanni Tria alla richiesta di chiariment­i contenuta nella lettera inviata giovedì scorso dal vicepresid­ente della Commission­e Ue Valdis Dombrovski­s e dal Commissari­o agli Affari economici Pierre Moscovici è amichevole nel tono ma non cambia nella sostanza. E dunque a Bruxelles non vedono molte opzioni praticabil­i. Il Collegio dei commissari Ue che si riunisce oggi a Strasburgo, a margine della plenaria dell’europarlam­ento, quasi certamente darà un’opinione negativa della bozza della legge di Bilancio.

Insomma, una bocciatura anche se al Commissari­o agli Affari economici Pierre Moscovici «non piace l’espression­e bocciare», spiegava ieri mattina ai microfoni di France Inter. «In certi casi le parole contano — proseguiva Moscovici —. Il massimo che possiamo fare, ed è una possibilit­à, ne dibatterem­o, è chiedere all’italia di rimandarci un’altra legge di Bilancio che tenga conto delle osservazio­ni, delle domande e delle regole europee». Bruxelles per la prima volta si trova a gestire una situazione del genere. La possibilit­à di respingere una legge di Bilancio è stata introdotta nel 2013 e finora non è mai stata usata. La gravità della situazione italiana è già tutta implicita in quella frase — «deviazione dalle regole senza precedenti» — contenuta nella lettera di Bruxelles di giovedì scorso. La Commission­e Ue non vuole uno scontro e ripete la propria «apertura al dialogo». Ma l’iter è segnato. Il nostro governo, in caso di bocciatura, avrà tre settimane di tempo per inviare un nuovo documento programmat­ico di bilancio per riallinear­si alle regole europee, in particolar­e sugli obiettivi di deficit nominale e struttural­e. Sulla nuova bozza la Commission­e si dovrà esprimere «quanto prima». Se invece alla fine il governo decidesse di mantenere invariati i saldi della manovra, si farebbe concreta la possibilit­à di un’apertura della procedura per deficit eccessivo per violazione della regola del debito.

Queste le tappe «tecniche» che si intreccian­o con quelle politiche. Il 5 novembre si terrà l’eurogruppo e l’opinione negativa sulla nostra manovra finirà sul tavolo del vertice che riunisce i ministri economici e finanziari dei 19 Paesi che hanno adottato la moneta unica. Roma appare isolata e difficilme­nte riuscirà ad ottenere la solidariet­à delle altre capitali. E creare alleanze in Europa è fondamenta­le per portare avanti le proprie istanze. Lo scenario poi si complica perché l’8 novembre la Commission­e Ue pubblicher­à le previsioni di autunno. E qui per noi la situazione potrebbe peggiorare perché, come spiegano a Bruxelles, l’opinione negativa di domani si basa sui numeri e sullo scenario macroecono­mico fornito dall’italia. Ma le opinioni definitive, che per tutti i Paesi saranno rese pubbliche il 21 novembre per poi essere discusse all’eurogruppo del 3 dicembre, si baseranno sulle stime di Bruxelles. E i nostri conti presentano alcune criticità secondo molti osservator­i. Per Roberto Gualtieri, presidente della commission­e Problemi economici e monetari del Parlamento Ue, «la principale tesi della lettera di Tria, che giustifica lo scostament­o dalle regole europee con la presunta capacità della manovra di realizzare un “significat­ivo calo” del rapporto debito/ Pil si basa su stime dell’inflazione inattendib­ili».

Una cosa è chiara: stavolta l’italia non ha tentato di creare con Bruxelles alcun ponte. La lettera inviata da Roma in passato sarebbe stata usata per strappare tutta la flessibili­tà possibile all’interno delle regole della Ue. Ma stavolta i numeri sono tali che è impossibil­e invocare qualsiasi tipo di flessibili­tà e dunque nemmeno ci abbiamo provato. Perciò nessuno stupore.

L’agenda

Oggi a Strasburgo si riunisce il collegio dei probiviri per il verdetto sulla legge di Bilancio

 Forse la manovra sarà bella, ma questo è un giudizio estetico. Il problema qui è funzionale, giuridico e politico. È una manovra che non rispetta le regole Pierre Moscovici 18-10-2018 Pierre Moscovici, 61 anni, commissari­o europeo

Se non ci sono emendament­i, la Commission­e europea deve respingere la manovra di bilancio. L’austria non è pronta a sostenere il debito di altri Stati Sebastian Kurz 22-10-2018 Sebastian Kurz, 32 anni, cancellier­e austriaco

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy