Corriere della Sera

Ma Grillo conta ancora

C’è chi parla di «opinioni«prende personali» e chi crede a un gioco delle parti Nel Movimento le uscite dell’ex leader sono un caso Il caso

- Alessandro Trocino

ROMA Ora sembra quasi che Beppe Grillo sia capitato per caso sul palco del Circo Massimo, a sventolare manine di cartapesta e a lanciare l’idea di sottrarre Csm e forze armate al capo dello Stato. «Ma dai, lo conoscete, è solo un comico», spiegano. Definizion­e piuttosto riduttiva per l’uomo che, partendo da Pippo Baudo, ha attraversa­to il deserto, fondando un movimento rivoluzion­ario dal nulla e conquistan­do il potere. Movimento di cui è stato, oltre che fondatore, capo politico, megafono e ora garante.

Non è un caso che sulla sua performanc­e si sia aperto un dibattito serrato. Tra chi sostiene che Grillo ormai parli a ruota libera, svincolato dalle logiche M5S. E chi sospetta un’astuta messinscen­a, un gioco delle parti che lo vede nei panni del provocator­e, per sondare il terreno e lanciare messaggi trasversal­i, d’intesa con il pupillo Luigi Di Maio.

Il premier Giuseppe Conte, che era sullo stesso palco, è stato costretto a telefonare al capo dello Stato per scusarsi e rassicurar­lo. E Di Maio ha spiegato che si tratta di «un’opinione personale». Che — ma naturalmen­te può essere un caso — arriva dopo diverse polemiche e tensioni con il Quirinale. Ma non è la prima volta che Grillo sostiene idee in contrasto con il Movimento (talvolta anche con se stesso) e viene smentito. Il ponte di Genova, per esempio: propone sul blog un progetto mirabolant­e, che viene accolto dal gelo. Tanto che al Circo Massimo si lascia sfuggire: «Del ponte e di Genova non parlo più». E poi l’ilva. Sul post ipotizza la trasformaz­ione di un grande parco giochi ecologico. Di Maio, imbarazzat­o, ripete il refrain: «Le sue sono opinioni personali».

Insomma, la marsina governativ­a non si sposa più con le sue idee folli e scamiciate. Del resto al posto del visionario Gianrobert­o c’è il tecnocrate Davide; il blog delle origini è ormai infrequent­abile; l’hotel Forum non è più sede di interminab­ili vertici; e i pieni poteri sono di Di Maio.

Eppure, regge anche la tesi che Grillo abbia ancora un ruolo decisivo. Perché è arma di distrazion­e di popolo. Mentre aleggia la parola «condono», imperversa strapazzan­do il Quirinale, fa sognare spiegando che Darwin «lavorava tre ore», inventa inesistent­i condanne delle agenzie di rating, fa infuriare tutti con battute sugli autistici, spiega che le religioni sono pericolose. È tutta un’iperbole, un’improbabil­e fake news, un ribaltamen­to di piani e di senso. Ripete: «Io sono l’elevato e voi siete la massa». E la gente ride. Agita la «manina» e la stringe al suo inventore. E Di Maio ride. Rende indistingu­ibili comicità e politica, per dare più forza alla propaganda e più sale all’ironia. Come disse una volta: «Siamo al governo, ma io scherzavo!». Scherzava anche sul Quirinale? Può darsi, ma i «nemici M5S (complottis­ti?) annotano che lo «scherzo» si inserisce alla perfezione nell’idea di una democrazia che fa a meno della «casta», che svuota il Parlamento, lancia i referendum propositiv­i senza quorum, blinda le frontiere e l’europa e si salda al populismo di destra. Lui,sornione, scrive sul blog: «Mai prendersi troppo sul serio». Scherza?

Gli imbarazzi L’attacco al Colle (che ha costretto Conte a una telefonata di scuse) l’ultimo episodio

 ?? (Ansa) ?? A RomaIl fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, 70 anni, è stato il protagonis­ta dell’intervento di chiusura della convention al Circo Massimo nel corso della quale ha preso di mira i poteri, a suo avviso troppi, del presidente della Repubblica
(Ansa) A RomaIl fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, 70 anni, è stato il protagonis­ta dell’intervento di chiusura della convention al Circo Massimo nel corso della quale ha preso di mira i poteri, a suo avviso troppi, del presidente della Repubblica

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