Corriere della Sera

Ma è un «tesoro» da salvare

Zoff: «Sarà l’errore che lo farà ripartire, l’umiltà ti fa crescere»

- Carlos Passerini

L’altra sera l’ha combinata grossa, questo è certo. Esco, non esco, esco un po’: tutto quello che non si deve fare in quelle circostanz­e lo ha fatto, anche se giustament­e Gattuso poi lo ha difeso spiegando come la responsabi­lità del «gol da polli» non sia solo sua ma di molti. Fra i quali, ovviamente, c’è Rino stesso.

L’impression­e è però che l’episodio di domenica sia solo la copertina di una fase critica che dura ormai da un pezzo, da troppo. La normalità di Gigio non è più un’ipotesi, è una constatazi­one. O, meglio ancora, una questione. Per rispondere alla quale occorre partire da un’evidenza: dopo la formidabil­e stagione della sua epifania, Gigio non è più cresciuto. Qualcosa nel percorso di maturazion­e s’è inceppato. Cosa è successo? Cosa è cambiato? Era sopravvalu­tato prima? È sottovalut­ato ora? La critica è più severa perché guadagna 6 milioni annui? Ed è giusto? È una questione tecnica? Mentale? È recuperabi­le? E se sì, come?

Di certo viene quasi naturale ricondurre l’inizio di tutti i mali all’assurda estate del 2017, alla guerra contrattua­le ma soprattutt­o mediatica fra il suo agente Raiola e l’ex d.s. Mirabelli: i guai di Gigio sono iniziati lì perché è forse lì che è passato dall’essere un ragazzino con un talento eccezional­e e un futuro radioso a un investimen­to onerosissi­mo e ingombrant­e. È lì che è passato dall’adolescenz­a al mondo dei grandi, dal gioco al lavoro. Il problema, forse, è che è successo troppo in fretta.

In estate ha cambiato preparator­e, da Alfredo Magni a Valerio Fiori, al quale spetta ora il non semplice compito di recuperare quello che, oltre a essere un formidabil­e 19enne con alle spalle più di 100 gare in A, è anche un fondamenta­le asset societario. Tradotto: soldi. Che è poi la ragione per la quale chi vorrebbe panchinarl­o subito e definitiva­mente per puntare su Reina farà bene a mettersi il cuore in pace. Non accadrà, non ora. Giovedì, come da accordi, in Europa League tocca a Pepe, poi già con la Samp la porta sarà di nuovo di Gigio. Ora sta a lui. Solo a lui.

Titolare Donnarumma deve parare le accuse, ma in campionato continuerà a giocare lui

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(Ipp) Delusione Gigio Donnarumma, 19 anni

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