Roma col Cska Per reagire e non fare agitare Pallotta
Non è un errore di stampa. La classifica del gruppo G di Champions League dice così: Cska Mosca 4 punti; Real Madrid e Roma 3; Viktoria Plzen con 1. È lapalissiano che la doppia sfida — stasera all’olimpico e il 7 novembre al Luzhniki — farà la differenza tra la qualificazione agli ottavi e un fiasco clamoroso anche dal punto di vista finanziario: ballano il bonus di 2,7 milioni a vittoria e quello qualificazione da 9,5 milioni. Più incassi da botteghino e market pool dei diritti televisivi. La Roma esce dalla batosta casalinga contro la Spal, ma Di Francesco recupera De Rossi (titolare), Schick e Kolarov (in panchina). Di nuovo ai box Pastore: nel derby si era infortunato al polpaccio sinistro, ora a quello destro. È stato comprato per 24,7 milioni e ne prende 4,2 netti a stagione fino al 2023. È tra gli acquisti più rinfacciati a Monchi, mai così pentito di aver lasciato la Spagna. «Bisogna far crescere la squadra in personalità — ha detto Di Fra —. Io per primo devo trovare i punti chiave». Prima possibile, perché la classifica in campionato piange e quella di Champions non ride. Il suo posto non è a rischio, ma è meglio non far cadere Pallotta in tentazione. Alto l’allarme per l’ordine pubblico: nel prepartita di Roma-cska del settembre 2014 ci furono 8 arresti, 7 russi (ferimento di 13 steward e 4 agenti all’olimpico) e un italiano; un tifoso moscovita fu raggiunto all’addome da una coltellata; vennero emanati 8 Daspo, di cui tre internazionali. Da Mosca sono attesi 1.500 tifosi.
Zoff La sconfitta rende umili e l’umiltà ti migliora se sei intelligente. Lui è un ragazzotto intelligente, oltre che dal talento enorme. Tornerà
sconfitta del Barça nei 6 precedenti con l’inter: nella semifinale d’andata 2009/’10 partite vinte di fila dall’inter in Champions: ha vinto le prime tre solo nel 2004/2005 MILANO Gigio che non ne prende più una, Gigio che s’è montato la testa, che deve starsene in panchina meglio se quella della Primavera (questa è di Salvini, ministro dal cuore rossonero, che poi ha aggiunto: «Il Milan ha giocato alla Monti, con la Fornero in porta»), e poi ancora Gigio che con lo scuro non ci vede, Gigio che quella la pigliavo anch’io. È vario e originale il fronte dell’offensiva anti Donnarumma, e in fondo c’è poco da fare, anche perché il fatal sfondone al 92’ del derby è lì da vedere: grave, vistoso, ingiustificabile, inaccettabile. C’è però anche chi prova a individuare una chiave differente, più di prospettiva, e dal momento che il suo nome è Dino Zoff vale la pena soffermarsi: «Gli farà bene, vedrete. Potrebbe essere l’episodio che gli consente finalmente di ripartire con la crescita».
Il leggendario ex numero uno motiva così la sua teoria: «Non sta giocando bene, ma forse paradossalmente l’errore arriva nel momento giusto. Perché gli permetterà di tracciare una riga, di ricominciare. La sconfitta rende umili e l’umiltà ti migliora, sempre, a patto però di essere persone intelligenti. E lui è un giovanotto intelligente, oltre che dal talento enorme. Tornerà».