Confimi a Roma per promuovere il ministero delle Pmi
(ri.que.) L’incontro c’è stato lunedì scorso, al Viminale. Il presidente di Confimi industria, il bergamasco Paolo Agnelli (foto), ha incontrato il ministro dell’interno e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. All’ordine del giorno la richiesta di creare un ministero della Piccola e media impresa. L’istanza era stata presentata all’assemblea dell’associazione, lo scorso 15 ottobre. Presente in prima fila lo stesso Salvini. Che si era subito detto disponibile a «ragionare» della proposta di Confimi. Durante il colloquio si è anche ipotizzato che possa trattarsi di un dicastero senza portafoglio, in raccordo con il ministero dello Sviluppo economico. E qui sta uno dei nodi della faccenda. L’attivismo della Lega a supporto delle piccole e medie imprese potrebbe essere vissuto come un’invasione di campo da parte degli alleati di governo del Movimento 5 Stelle, il vicepresidente del consiglio Luigi Di Maio in primis. Viene da sé che un ministero delle Piccole e medie imprese nella geografia della rappresentanza potrebbe essere letto come un dispetto a Confindustria. Che al suo interno ha piccoli e grandi, certo. Ma dove i grandi hanno voti più pesanti visto che si tiene conto anche del numero dei dipendenti e del fatturato. Per il momento, comunque, il confronto sulla proposta è solo all’inizio.