L’apertura di Fico: «Ora dobbiamo affrontare il tema dell’eutanasia»
È con cinque righe di testo ROMA chiare e nette, in grado di scavalcare a sinistra anche tanti esponenti del Pd, che il presidente della Camera apre il dibattito su un tema urgente quanto divisivo come il fine vita. La mossa di Roberto Fico arriva a caldo, via Twitter, poco dopo la notizia che la Corte Costituzionale ha sospeso il giudizio su Marco Cappato, in attesa di una nuova legge.
Il presidente di Montecitorio saluta il pronunciamento della Consulta come «un’occasione importante per il Parlamento», chiede a deputati e senatori «attenzione e sensibilità» vista la delicatezza del tema e sprona i partiti ad accelerare: «La politica affronti il tema dell’#eutanasia». Non era un passo scontato, né banale, poiché Fico è visto come il leader di una minoranza e il M5S non sembra aver maturato, sulla vita e sulla morte, una linea comune. A quattro mesi e mezzo dalla partenza del governo gialloverde il gruppo parlamentare pentastellato della Camera non ha ancora avuto occasione di rivelare il suo orientamento sui temi etici. Di certo la sensibilità laica è forte, ma l’eutanasia non è nel programma di Luigi Di Maio e tantomeno compare nel contratto di governo. A maggior ragione il richiamo di Fico è destinato a segnare un passaggio significativo nella breve storia di un Movimento che, sui temi etici, sta ancora cercando la sua strada.
«Il Parlamento — ricorda il successore di Laura Boldrini — ha saputo affrontare nella scorsa legislatura temi etici come il testamento biologico. Da presidente dico che è importante aprire il dibattito, che deve essere rispettoso di tutte le posizioni».
Il campo è minato e Fico si muove con cautela. Un anno e mezzo fa, in tv all’«aria che tira», rivendicava il voto sul portale del Movimento: «Testamento biologico ed eutanasia? Noi siamo favorevoli, punto». Adesso invece sta bene attento a non scandire una parola di troppo. Ma al tempo stesso indica alle forze politiche una traccia di lavoro: «C’è una legge di iniziativa popolare depositata nella scorsa legislatura proprio sull’eutanasia. Saranno i gruppi parlamentari a decidere se quello può essere un punto di partenza». Le firme a sostegno della proposta popolare gli furono consegnate il 13 settembre, durante l’incontro a Montecitorio con Cappato e Mina Welby dell’associazione Luca Coscioni. C’era anche il senatore stellato Matteo Mantero, che promise una legge sull’eutanasia. Il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia (M5S), rilancia la riflessione di Fico e chiede «una discussione da Terza Repubblica, senza paura e senza ideologie».
In attesa di scoprire se la maggioranza recepirà l’appello a legiferare, un altro indizio lo ha seminato lungo il cammino Beppe Grillo. Nel marzo del 2017, un mese dopo la morte di dj Fabo, durante uno show a Lugano il fondatore elogiò il «metodo svizzero» sul suicidio assistito: «È una grandissima cosa che dovremmo fare anche in Italia». Parole che spiazzarono il Movimento, a cui ieri Fico ha dato la scossa.