La Lazio non può sbagliare con il Marsiglia di Garcia
Sfida al sapore di derby per i biancocelesti che hanno bisogno di punti. È allerta sicurezza Caos serie B Si va verso format a 22 Palla alla Figc
La sfida non è decisiva ma quasi: l’eintracht è volato via e potrà sfruttare il doppio confronto con l’apollon, così Marsiglia e Lazio si giocheranno quasi certamente l’altro posto nei sedicesimi di Europa League. Inzaghi schiererà dunque una formazione molto vicina a quella titolare, anche il portiere di coppa Proto non è sicuro di esserci dall’inizio (è pronto Strakosha).
La novità principale potrebbe essere Berisha: a Parma è entrato a mezz’ora dalla fine e ha cambiato volto alla partita, prendendosi anche il rigore dell’1-0, e dovrebbe debuttare dall’inizio a centrocampo (con Parolo in panchina) oppure da trequartista. Stupisce l’esclusione dai convocati di Luis Alberto, anche perché Correa è squalificato. «Non si sentiva al massimo», la versione ufficiale. Al Marsiglia mancherà Thauvin, infortunato.
È un incontro che sa di derby, perché l’olympique è guidato dall’ex allenatore giallorosso Garcia e a fine agosto, quando il mercato italiano in entrata era già chiuso, ha acquistato anche Strootman. Il quale, durante una partita contro la Lazio, fu protagonista di un accenno di rissa con Cataldi: lo provocò gettandogli acqua in faccia, l’avversario (in panchina) reagì e venne espulso.
Ma un’altra partita, altrettanto tesa, si giocherà fuori dal campo. Le curve del Velodrome saranno chiuse per squalifica, però il resto dello stadio sarà stracolmo, con trentamila francesi e quasi cinquecento laziali. Il guaio è che le due tifoserie sono contrapposte da una rivalità antica e da una feroce contrapposizione politica (i sostenitori dell’olympique sono di sinistra). i precedenti tra Lazio e Marsiglia. I francesi hanno vinto e pareggiato nell’intertoto 2005, la Lazio ha vinto due volte nella Champions '99/00
«Eccesso di potere» e «violazione delle norme statutarie» della Figc. È l’ennesima scossa di terremoto che squassa il calcio italiano. La storia è sempre la stessa, la serie B a 19 squadre. Che ora, con ogni probabilità, tornerà a
22. Dopo 9 giornate. Il dilemma è a questo punto quali squadre scegliere per i tre posti mancanti. Il colpo di scena ieri mattina quando la durissima ordinanza del Tar del Lazio ha sconfessato sia la Lega di B sia la Federcalcio dell’allora commissario straordinario Fabbricini sull’ormai celebre blocco dei ripescaggi. Quella decisione del 13 agosto fu appunto un «eccesso di potere» secondo i giudici amministrativi che in attesa dell’udienza di merito (fissata per il 26 marzo) hanno accolto le istanze cautelari di Pro Vercelli e Novara. E ora che succede? Di certo si va verso le 22. La questione è però complessa: quali delle sei squadre (Pro Vercelli, Siena, Novara, Catania, Ternana, Entella) avranno diritto ai tre posti? Una soluzione la dovrà trovare il neo eletto presidente federale Gabriele Gravina ( foto) il quale fra l’altro da numero uno della Lega Pro si era espresso negativamente riguardo al blocco dei ripescaggi. Di certo la Figc non ricorrerà al Consiglio di Stato: l’obiettivo è individuare il male minore salvaguardando da un lato la competizione sportiva di B e C e dall’altro la Figc stessa e l’intero calcio italiano. Per evitare di perdere altro tempo in nuovi passaggi processuali la federazione potrebbe decidere d’ufficio tra oggi e domani, per poi arrivare ai nuovi calendari martedì
30. Così ieri Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport: «La Figc deve rapidamente decidere il format con un provvedimento di autotutela, chiedendo al Collegio di Garanzia la graduatoria delle squadre che debbono essere ripescate. L’entella? Mi sembra la società che più di ogni altra è stata maltrattata, non va bene».