La Bce e le accuse: siamo autonomi
Conti pubblici Da Di Maio attacco senza precedenti a Draghi: avvelena il clima. I grillini si dividono sulla manovra Standard & Poor’s conferma il rating, ma avvisa: previsioni negative. Svolta M5S: sì al Tap
Un nuovo fronte dello scontro tra Roma ed Europa. Dopo le dichiarazioni del presidente della Bce, il vicepremier Luigi Di Maio attacca Mario Draghi: «Mi meraviglio che un italiano parli in questo modo. Avvelena il clima». Siamo autonomi, la replica di Francoforte. E sulla stabilità economica del nostro Paese l’altro vicepremier Matteo Salvini rassicura: «Nessuna banca salterà». E prepara la manifestazione dell’8 dicembre. Ma sulla manovra ci sono divergenze anche all’interno della maggioranza. I pentastellati si dividono. Svolta, invece, sulla Tap dai Cinque Stelle che danno il via libera. Nella serata di ieri arriva anche la pagella di Standard & Poor’s. Il rating dell’italia resta confermato a tripla B ma l’outlook passa da stabile a negativo.
ROMA Luigi Di Maio contro tutti mentre Matteo Salvini annuncia una manifestazione della Lega a Roma l’8 dicembre sotto lo slogan «Prima gli italiani». Il vicepremier e capo dei 5 Stelle ieri ha attaccato il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi: «Mi meraviglio che un italiano si metta in questo modo ad avvelenare il clima ulteriormente», ha detto riferendosi ai richiami del presidente sul fatto che l’aumento dello spread danneggia famiglie e imprese. Di Maio se l’è presa anche con il presidente austriaco, Sebastian Kurz, preoccupato che l’italia possa finire come la Grecia. «Pensi all’austria e non a quello che stiamo facendo noi», ha detto il vicepremier. Su questa linea anche l’altro vicepremier. Salvini dice che sulla manovra il governo «non tornerà indietro di mezzo millimetro» e che «nessuna banca salterà», aprendo all’ipotesi di fusioni.
Mentre da Roma partono questi siluri il presidente della commissione Ue Jean-claude Juncker annuncia che «nei prossimi giorni faremo altre domande all’italia e incontrerò di nuovo il premier Giuseppe Conte», col quale ritiene ancora possibile trovare una soluzione. Senza la quale la commissione aprirà, forse già a novembre, una procedura d’infrazione per debito eccessivo contro l’italia.
Il presidente della Bce Mario Draghi non ha commentato gli attacchi provenienti dal governo italiano, ma parlando a Bruxelles ha difeso l’autonomia delle banche centrali. «Se fossero meno indipendenti e il pubblico percepisse che la politica monetaria può essere condizionata — ha affermato — sarebbe messa a rischio la stabilità dei prezzi proprio come negli anni ‘70».
Intanto, anche ieri sono proseguite le riunioni dei tecnici del governo per mettere a punto il disegno di legge di Bilancio che dovrebbe arrivare in Parlamento nei prossimi giorni. Di Maio ha detto che «il reddito di cittadinanza e quota 100 saranno oggetto di un decreto dopo la manovra».