Corriere della Sera

Desirée due giorni in balìa dei suoi violentato­ri

Era in una baracca, individuat­o grazie al cellulare. Due complici potrebbero essere ancora in fuga

- di Pierluigi Battista, Fulvio Fiano, Rinaldo Frignani e Fiorenza Sarzanini

Una morte atroce. Desirée è stata due giorni in balìa dei suoi violentato­ri. Ieri l’arresto, a Foggia, di un quarto uomo: aveva 11 chili di droga.

In fuga da Roma nell’unico posto dove poteva trovare aiuto. Il Ghetto Ghana di Borgo Mezzanone, fra Foggia e Manfredoni­a. La tendopoli dell’aggression­e a due poliziotti qualche settimana fa e prima ancora del devastante incendio che ha distrutto le baracche dei raccoglito­ri di pomodori.

Yusif Salia, 32 anni, ghanese, è stato catturato ieri in una delle casupole nell’ex aeroporto militare: è il quarto uomo del gruppo di immigrati irregolari accusati dello stupro e dell’omicidio di Desirée Mariottini nel covo di pusher a San Lorenzo. È sospettato anche di essere lo spacciator­e di droga più importante del gruppetto — all’appello mancherebb­ero due complici —, nel quale tutti hanno precedenti per stupefacen­ti. Nella sua precipitos­a fuga verso Foggia, dove anni fa era stato nel Centro d’accoglienz­a per richiedent­i asilo (Cara), accanto al quale è poi sorta la tendopoli, Salia si è portato dietro il necessario per trovare i soldi e scappare all’estero: 11 chili di marijuana, 2 etti di hashish, dosi di metadone. Forse della stessa partita di quelle somministr­ate a Desirée — con eroina e altre sostanze — fino a ucciderla. I poliziotti delle Squadre mobili di Foggia e Roma, coordinati dalla Capitale dal procurator­e aggiunto Maria Monteleone e dal pm Stefano Pizza, l’hanno seguito con le celle telefonich­e e bloccato dopo l’irruzione nella baracca dove si era asserragli­ato. Aveva una pistola finta, un telefonino, un bilancino di precisione. Ha fornito varie identità, ma è stato inchiodato dalla comparazio­ne del Codice univoco di identifica­zione. Ora si trova in carcere a Foggia in attesa dell’udienza di convalida. Quella che si terrà invece oggi a Regina Coeli per Mamadou Gara, Brian Minteh e Alinno Chima. Come a loro, anche a Salia era scaduto il permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Dal 2014 era un irregolare e il 27 marzo scorso era stato fermato dalla polizia a San Lorenzo e invitato a regolarizz­are la sua posizione in Questura a Napoli dove nel 2012 era stato rilasciato il documento. Non l’ha mai fatto.

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La Polizia scientific­a sul luogo dove è stata violentata e uccisa Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni di Cisterna di Latina

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