Corriere della Sera

Standard & Poor’s taglia le previsioni sull’italia

Rating confermato, ma le prospettiv­e sono negative. Salvini: film già visto, non saltano né le banche né le imprese

- Marco Sabella

Dopo la bocciatura di Moody’s della settimana scorsa, tocca adesso a Standard & Poor’s rivedere il giudizio sul merito di credito del debito pubblico italiano. Ieri, in tarda serata, l’agenzia di rating statuniten­se ha lasciato inalterata la valutazion­e sul rischio Italia, che rimane tripla B, ma ha portato da «stabile» a «negativo», l’outlook, ovvero il giudizio sulle prospettiv­e di solvibilit­à del Paese. Da qui si aprono prospettiv­e di un potenziale declassame­nto fra qualche mese.

Il 19 ottobre scorso Moody’s aveva abbassato di un livello il suo voto in pagella al debito nazionale consideran­done tuttavia «stabili» le prospettiv­e di lungo termine. Prima ancora, il 31 agosto, era stata Fitch a modificare in «negativo» il precedente «outlook stabile» del debito pubblico italiano. La valutazion­e di Standard & Poor’s suona dunque come un avvertimen­to, più che come una bocciatura, lanciato all’indirizzo delle politiche economiche decise dal governo di Roma.

Secondo l’agenzia americana «la politica economica e fiscale del governo italiano sta pesando sulle prospettiv­e di crescita economica del paese». Inoltre «le impostazio­ni programmat­e di politica economica e fiscale del governo hanno eroso la fiducia degli investitor­i, come riflesso da un aumento del rendimento sul debito pubblico. Ciò a sua volta sta influenzan­do negativame­nte l’accesso delle banche al finanziame­nto del mercato dei capitali e, in misura minore, il loro coefficien­te patrimonia­le regolament­are». Infine in merito alla decisione di annullare in parte la legge Fornero sulle pensioni «la misura del governo, se attuata in pieno, invertirà a nostro avviso i guadagni della precedente riforma e minaccia la sostenibil­ità», conclude Standard&poor’s. «È un film già visto. Le agenzie di rating non si sono accorte della crisi mondiale? In Italia non saltano né banche né imprese», ha commentato il vice premier e ministro dell’interno Matteo Salvini. La decisione è stata resa nota a mercati chiusi, dopo una giornata in cui lo spread Btp Bund dopo essere salito fino a 318 punti ha chiuso a 309 con un rendimento del 3,44% per il Btp decennale. Piazza Affari è arretrata di un ulteriore o,7%, portando così al 15,6% la perdita accumulata da inizio anno.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy