Conti, la manovra non cambia Un freno automatico per bloccare il deficit
Resta la soglia del 2,4% per il 2019
«Meglio di quanto si temesse». ROMA La settimana terribile, aperta con il declassamento del rating da parte di Moody’s si chiude con la conferma dei voti da parte di Standard and Poor’s e la revisione al ribasso delle prospettive per l’economia, che da stabili divengono negative. Lo spread, il differenziale di interesse con i titoli di Stato tedeschi è andato su e giù per tutta la settimana, ma rimane intorno ai 300 punti base, un livello ancora gestibile anche se elevato. E il Tesoro può tirare un mezzo sospiro di sollievo.
Il primo round del match tra la manovra gialloverde «contro» Ue e mercati si è chiuso con un pareggio sostanziale. Il crollo paventato da qualcuno non c’è stato, anche
Cabina di regia L’ipotesi di una cabina di regia per ridurre le spese dei ministeri
Btp Italia Nuova emissione di Btp Italia, riservata ai piccoli risparmiatori
se le banche stanno soffrendo molto l’impennata dei rendimenti sui titoli pubblici e c’è il timore che qualcuna possa trovarsi in esigenza di nuovo capitale. In attesa di capire come i mercati digeriranno la nuova decisione di Standard and Poor’s, in ogni caso, il governo conferma che non ci saranno modifiche alla manovra appena varata e duramente contestata dalla Ue.
Ieri il premier Giuseppe Conte ha fatto il punto con i due vice ministri all’economia di Lega e M5S, Massimo Garavaglia e Laura Castelli. Il deficit del 2019 resta fissato al 2,4%: per ora il governo è disposto ad offrire alla Ue solo un meccanismo «automatico» per evitare che il disavanzo scivoli oltre quella soglia, che Bruxelles ritiene comunque eccessiva. Al Tesoro stanno studiando una sorta di rubinetto sulla spesa pubblica, pronto a chiudersi se dovesse risultare fuori linea al momento delle verifiche, che potrebbero avvenire addirittura con cadenza mensile. Conte ha chiesto altrettanto impegno nell’attuazione delle misure della manovra a cui si fa maggior affidamento per la crescita, e si ipotizza la creazione di una apposita cabina di regia.
La modifica della manovra, al momento, viene esclusa. Più avanti, nel corso del negoziato con la Ue, si vedrà. Passata senza troppi danni la prima settimana di passione al Tesoro si apprestano ad affrontare il futuro con appena un po’ più di ottimismo. Il fronte più delicato resta quello bancario, anche in vista dei test di tenuta dei bilanci dell’autorità bancaria europea a inizio novembre, tanto che il governo assicura di essere pronto a intervenire in caso di necessità. E nel frattempo si prepara a «resistere» ad eventuali altri attacchi, anche con una nuova emissione di Btp Italia lunedì, riservati ai piccoli risparmiatori, e i Piani di risparmio, con l’acquisto di titoli pubblici esentasse o con la deduzione della spesa per l’acquisto.