Corriere della Sera

«Valori traditi». La fronda 5 Stelle sul fisco

Ruocco e Lannutti spiazzano i vertici: rivedere il decreto. Sullo sfondo la lite per Minenna alla Consob

- Alessandro Trocino

Una nota congiunta, decisament­e inusuale, e sgradita ai vertici M5S, che la scoprono soltanto leggendo le agenzie. La firmano Carla Ruocco ed Elio Lannutti, parlamenta­ri non ignoti, che scrivono parole durissime sul decreto fiscale, chiedendo che venga cambiato radicalmen­te.

Il senatore Lannutti in questi mesi ha creato intorno a sé un gruppuscol­o di fedelissim­i, che va da Alessio Villarosa a Daniele Pesco, fino a Laura Castelli (che però mantiene una sua autonomia). C’è anche la Ruocco (che in passato ha presentato anche il libro di Lannutti Morte dei paschi): la deputata presiede la commission­e Finanze della Camera ma non ha avuto molti spazi in questi mesi ed è considerat­a molto irrequieta. Nel Movimento si dà una spiegazion­e a questa sua uscita: «La Ruocco ha un rapporto molto forte con Marcello Minenna, ex assessore a Roma. Lo vorrebbe presidente della Consob. Noi l’abbiamo proposto ma la Lega è contraria, lo considera poco controllab­ile e preferisce Alberto Dell’acqua. Se loro mettono il veto, noi non possiamo farci niente. È per questo che lei sta alzando il prezzo».

Lannutti e Ruocco scrivono nella nota: «Il decreto fiscale dovrà essere modificato rispettand­o i principi ispiratori M5S. Molte delle disposizio­ni sono contrarie ai nostri valori, che sono duri ed intransige­nti nel contrasto alle pratiche evasive ed elusive, soprattutt­o dei soggetti che reiterano condotte dannose per la società, frodando l’erario». E concludono: «La “pace fiscale” va modificata in base a

Il decreto fiscale dovrà essere modificato rispettand­o i principi ispiratori del Movimento 5 Stelle Lannutti e Ruocco

questi principi che da sempre sono l’anima del nostro elettorato».

Di Maio in serata prova ad attutire gli effetti della nota, che rischia di creare un nuovo fronte interno di malessere ma anche di polemica con il Carroccio, dopo l’aperta ribellione di Gregorio De Falco sul decreto sicurezza. Il vicepremie­r fa una sorta di interpreta­zione autentica delle parole della deputata, che un tempo era all’opposizion­e nel Direttorio, poi sciolto: «Il senso di quello che ha detto Ruocco è: “Non ci provi nessuno a buttarci dentro alcuna schifezza”». Anche se poi lo stesso vicepremie­r smentisce che possa avvenire quanto già denunciato di recente: «È da escludere che si possano intrufolar­e nuove manine».

 ??  ?? A Roma Virginia Raggi, 40 anni, e Roberto Fico, 44, ieri in Campidogli­o. Dopo l’attacco del vicepremie­r Matteo Salvini alla sindaca di Roma per il caso della morte di Desirée Mariottini a San Lorenzo, il presidente della Camera ha difeso la collega di partito: «Anche nei momenti difficili non ci vogliono ruspe ma più amore e partecipaz­ione»
A Roma Virginia Raggi, 40 anni, e Roberto Fico, 44, ieri in Campidogli­o. Dopo l’attacco del vicepremie­r Matteo Salvini alla sindaca di Roma per il caso della morte di Desirée Mariottini a San Lorenzo, il presidente della Camera ha difeso la collega di partito: «Anche nei momenti difficili non ci vogliono ruspe ma più amore e partecipaz­ione»

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