Corriere della Sera

La conferenza sulla Libia si rafforza: previsti Merkel e Medvedev Visita preparator­ia del premier Sarraj a Roma. In dubbio al Sisi

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ce personale di Haftar, Ahmed Mismari, abbia dichiarato che il generale è «ancora indeciso». «La posizione italiana contrasta con quella francese», ha precisato, riferendos­i alle volontà espressa da Emmanuel Macron al summit di Parigi lo scorso 29 maggio di indire le elezioni libiche per il 10 dicembre. Data questa che in Italia, come dagli esperti Onu, è ormai considerat­a impossibil­e.

Tre i punti all’ordine del giorno: la discussion­e di un nuovo piano per la pacificazi­one interna e per elezioni l’anno prossimo, che verrà presentato l’8 novembre all’onu; la messa in sicurezza di Tripoli; il rilancio economico. L’italia intensific­a i preparativ­i. Ma pesa la mancanza di un alto rappresent­ante nella capitale libica. Il richiamo a Roma dell’ambasciato­re Giuseppe Perrone, dopo che questi il 4 agosto aveva rilasciato una lunga intervista ai media locali contestata da praticamen­te tutte le maggiori forze politiche libiche, lo ha messo fuori gioco. Un sostituto dovrebbe essere inviato solo nei prossimi mesi. Ieri il premier Giuseppe Conte ha incontrato per lunghi colloqui a Palazzo Chigi sia il premier del governo di unità nazionale a Tripoli, Fayez Sarraj, sia il rappresent­ante speciale del segretario delle Nazioni Unite per la Libia, Ghassan Salamé. Poco dopo Sarraj ha confermato che sarà alla conferenza, auspicando tuttavia una maggiore cooperazio­ne sia delle potenze

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