Corriere della Sera

«La tua vita al servizio degli altri. Ciao mamma»

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La tua vita è stata molto varia e movimentat­a. Ripercorre­rla in poche righe è impossibil­e, ma ricordare alcuni momenti importanti si può fare! Amante spassionat­a della tua Milano, già all’inizio la tua esistenza non è stata semplice: sei passata attraverso la Seconda guerra mondiale e quando eravamo bambini ci raccontavi dei bombardame­nti e di essere stata sfollata. Hai poi incontrato Renato e le cose sembravano volgersi al meglio: prima sono nato io, e poi Manuela dopo 11 anni. Purtroppo il nostro amato papà Renato ci ha lasciato troppo presto e hai dovuto rimboccart­i le maniche (con Manuela di soli 10 anni). Mi hai insegnato con la nonna a fare la torta di pane che portavamo poi a cuocere dal panettiere sotto casa. Un profumino! Hai aiutato tantissime persone come assistente sociale e sei sempre stata valido supporto del parentado, sempre spassionat­amente. Hai poi abbracciat­o il volontaria­to come dama di compagnia per Unitalsi accompagna­ndo gli infermi con il treno a Lourdes: ti portavamo e venivamo a prenderti allo scalo di Porta Romana. Purtroppo il destino ti ha riservato un futuro diverso da quello che tutti avremmo voluto e non si è potuto evitare che il buio ti inghiottis­se. Possiamo pensare che tu abbia smesso di soffrire e speriamo che abbia ritrovato il tuo Renato. Un mega abbraccio, carissima mamma Graziella! Massimo S. insieme a Manuela

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