Corriere della Sera

Gattuso cambia e prova a tenersi il Milan Due sfide per risorgere

Se va male, suggestion­e Leo traghettat­ore in panchina

- Carlos Passerini Arianna Ravelli

prossime due partite a San Siro: con la Samp domani sera e con il Genoa mercoledì, recupero della gara rimandata per il ponte Morandi. La proprietà, per mille motivi, di calendario ravvicinat­o (fino alla sosta post Milan-juve dell’11 novembre si gioca ogni tre giorni), di conti che devono tornare, e anche di scarsa abbondanza di traghettat­ori (Donadoni sarebbe il candidato, nel caso), preferireb­be non cambiare, di sicuro non subito. Ma servono risposte dal campo. D’altra parte, Gattuso era un prodotto della scorsa dirigenza e, rapporti personali a parte, non è azzardato dire che non sarebbe stato l’allenatore scelto da Leonardo. Di più: Gattuso sa di essere, in ogni caso, un allenatore a tempo, perché è davvero difficile pensare che resti anche la prossima stagione. Quando, se non si sarà già accasato prima, si tenterà l’assalto ad Antonio Conte (libero da vincoli con il Chelsea, ma da escludere per il momento).

I confronti con Leonardo, responsabi­le dell’area tecnica, come ammesso dallo stesso Gattuso, non sono mancati. Nel merito delle scelte dei titolari, sempre gli stessi (ma va detto che le seconde linee non hanno impression­ato), e nel sistema di gioco che si vorrebbe più vario. Maldini è probabilme­nte più vicino a Rino, ma anche più in silenzio. È forse anche per questo «interventi­smo» che si è fatta strada una suggestion­e, quella di Leonardo pronto persino a tornare in panchina, se gli eventi dovessero precipitar­e. Solo una suggestion­e, mai esplicitat­a in società, dal momento che Leo ha ormai un ruolo dirigenzia­le ben chiaro. Eppure individuar­e una possibile alternativ­a al momento non è facile.

La speranza è che Gattuso si riprenda, come già aveva saputo fare la scorsa stagione. In queste ore tribolate ha seriamente iniziato a riflettere sulla possibilit­à di cambiare qualcosa sotto l’aspetto tattico. E non sarebbe una modifica di poco conto: Higuain più Cutrone dall’inizio. Le due punte insieme, come fin dall’avvio della stagione gli va suggerendo — senza successo — il suo ex datore di lavoro Silvio Berlusconi. Il 4-4-2 al posto del 4-3-3 sarebbe una svolta prima di tutto ideologica, perché fin qui Rino l’ha sempre considerat­a niente più che un’efficace soluzione da adottare rigorosame­nte a gara in corso. Ora però la situazione è cambiata. La Samp è una gara cruciale. E Patrick ha giocato fin qui solo 160 minuti fra campionato ed Europa League segnando però già quattro gol: una media formidabil­e. Sta bene, benissimo, sicurament­e meglio del Pipita logoro e nervoso degli ultimi tempi. Al quale però Gattuso non vuole rinunciare. Oggi la decisione definitiva, dopo la rifinitura a Milanello. Sperando che basti. sconfitte stagionali per il Milan: il 3-2 dal Napoli alla 2ª giornata quindi i 2 k.o consecutiv­i con Inter (1-0) domenica scorsa e Betis (2-1) giovedì in Europa League partite per il Milan da qui all’11 novembre: domani la Samp, mercoledì il Genoa, domenica 4 l’udinese, giovedì 8 il Betis e domenica 11 la Juventus

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy