Gattuso cambia e prova a tenersi il Milan Due sfide per risorgere
Se va male, suggestione Leo traghettatore in panchina
prossime due partite a San Siro: con la Samp domani sera e con il Genoa mercoledì, recupero della gara rimandata per il ponte Morandi. La proprietà, per mille motivi, di calendario ravvicinato (fino alla sosta post Milan-juve dell’11 novembre si gioca ogni tre giorni), di conti che devono tornare, e anche di scarsa abbondanza di traghettatori (Donadoni sarebbe il candidato, nel caso), preferirebbe non cambiare, di sicuro non subito. Ma servono risposte dal campo. D’altra parte, Gattuso era un prodotto della scorsa dirigenza e, rapporti personali a parte, non è azzardato dire che non sarebbe stato l’allenatore scelto da Leonardo. Di più: Gattuso sa di essere, in ogni caso, un allenatore a tempo, perché è davvero difficile pensare che resti anche la prossima stagione. Quando, se non si sarà già accasato prima, si tenterà l’assalto ad Antonio Conte (libero da vincoli con il Chelsea, ma da escludere per il momento).
I confronti con Leonardo, responsabile dell’area tecnica, come ammesso dallo stesso Gattuso, non sono mancati. Nel merito delle scelte dei titolari, sempre gli stessi (ma va detto che le seconde linee non hanno impressionato), e nel sistema di gioco che si vorrebbe più vario. Maldini è probabilmente più vicino a Rino, ma anche più in silenzio. È forse anche per questo «interventismo» che si è fatta strada una suggestione, quella di Leonardo pronto persino a tornare in panchina, se gli eventi dovessero precipitare. Solo una suggestione, mai esplicitata in società, dal momento che Leo ha ormai un ruolo dirigenziale ben chiaro. Eppure individuare una possibile alternativa al momento non è facile.
La speranza è che Gattuso si riprenda, come già aveva saputo fare la scorsa stagione. In queste ore tribolate ha seriamente iniziato a riflettere sulla possibilità di cambiare qualcosa sotto l’aspetto tattico. E non sarebbe una modifica di poco conto: Higuain più Cutrone dall’inizio. Le due punte insieme, come fin dall’avvio della stagione gli va suggerendo — senza successo — il suo ex datore di lavoro Silvio Berlusconi. Il 4-4-2 al posto del 4-3-3 sarebbe una svolta prima di tutto ideologica, perché fin qui Rino l’ha sempre considerata niente più che un’efficace soluzione da adottare rigorosamente a gara in corso. Ora però la situazione è cambiata. La Samp è una gara cruciale. E Patrick ha giocato fin qui solo 160 minuti fra campionato ed Europa League segnando però già quattro gol: una media formidabile. Sta bene, benissimo, sicuramente meglio del Pipita logoro e nervoso degli ultimi tempi. Al quale però Gattuso non vuole rinunciare. Oggi la decisione definitiva, dopo la rifinitura a Milanello. Sperando che basti. sconfitte stagionali per il Milan: il 3-2 dal Napoli alla 2ª giornata quindi i 2 k.o consecutivi con Inter (1-0) domenica scorsa e Betis (2-1) giovedì in Europa League partite per il Milan da qui all’11 novembre: domani la Samp, mercoledì il Genoa, domenica 4 l’udinese, giovedì 8 il Betis e domenica 11 la Juventus