Corriere della Sera

La Juventus soffre Poi ci pensa Ronaldo

La capolista I bianconeri soffrono, ma il portoghese risolve i problemi Juve sotto nel primo tempo contro l’empoli CR7 con una doppietta ribalta il risultato Poi il tweet «Tutti per uno, uno per tutti»

- DAL NOSTRO INVIATO Paolo Tomaselli

EMPOLI Allora chiamatelo Ronaldo da Vinci, perché a dieci chilometri da qui è nato il Genio per eccellenza e Cristiano non vuole essere da meno: con un destro da fuori area, perfetto per potenza e precisione, il portoghese manda gambe all’aria l’empoli e completa la rimonta, iniziata con un calcio di rigore, trasformat­o ovviamente da lui medesimo. Così la Juve, che si era ripresenta­ta col cerchio alla testa dopo la notte brillante di Champions e aveva giocato il peggior primo tempo stagionale, butta giù tutto d’un fiato questo CR7 che fa l’effetto della bevanda della pubblicità e in effetti (ri)mette le ali alla squadra di Allegri: nona vittoria in dieci partite di campionato e palla agli avversari, che non si devono illudere troppo. Perché è vero che le grandi sfide di Champions sembrano togliere energie fisiche e mentali in abbondanza ai bianconeri, ma è altrettant­o vero che se il 7 novembre la Juve vincerà ancora contro lo United sarà già qualificat­a e fino a febbraio potrà concentrar­si solo sul campionato.

Che è anche lotta di classe, perché la Juve raddrizza la partita dagli undici metri dopo che l’imberbe Bennacer (20 anni) cade addosso a Dybala che si frappone improvvisa­mente tra lui e il pallone. Sembra un contatto impossibil­e da non sanzionare e Calvarese concede il rigore senza l’assistenza della Var. Il tecnico dell’empoli Andreazzol­i cerca di evitare qualsiasi commento, ma alla fine sottolinea che «noi poveri giochiamo la stessa partita dei ricchi e vogliamo uniformità di giudizio». Però va detto che nell’unica occasione dubbia in area juventina, un presunto tocco di mano di Bonucci, l’arbitro è andato a rivedersi l’azione al monitor.

Ma l’amarezza del tecnico toscano è comprensib­ile, perché gli azzurri giocano con logica, applicazio­ne, intelligen­za. E sfruttano il torpore del centrocamp­o juventino, il reparto che soffre le assenze di Khedira e Can e tradisce una evidente stanchezza. In difesa Chiellini dà forfait poco prima dell’inizio per un affaticame­nto ai flessori e si rivede De Sciglio, al posto di Cancelo. Peccato che l’assenza del connaziona­le di Ronaldo, nella spinta e nella costruzion­e del gioco, si veda a occhio nudo. Bernardesc­hi, al rientro da titolare, non è quello di un mese fa. E così l’empoli vince molti duelli a metà campo. L’unico tiro è un sinistro perfetto di Caputo che si ritrova la palla giusta dopo un rimpallo tra Krunic e Bentancur.

Per la prima volta la Juve chiude in svantaggio all’inter-

vallo, ma basta poco a inizio ripresa per capire che Madama si è svegliata: Provedel si immola su Alex Sandro e aiuta un tiro di Pjanic a sbattere sulla traversa. È il rigore però a riportare la Juve sulla retta via, mentre Ronaldo dopo il gol dagli undici metri, la indirizza direttamen­te sulla via Lattea, con un tracciante di destro da 91 km/h che finisce nell’angolo opposto a quello di tiro: «Non lo ricordo bene ma penso sia stato un grandissim­o gol — dice Cristiano —. Eravamo stanchi ed è stata una partita complicata, ma tra Manchester e oggi abbiamo dimostrato di essere una grandissim­a squadra». Poi CR7 twitta «Uno per tutti, tutti per uno», proprio come fece il presidente Agnelli dopo l’espulsione di Ronaldo contro il Valencia, quando la Juve aiutò il suo campione. Stavolta è accaduto il contrario. E non bisogna essere Leonardo da Vinci per capire che succederà altre volte.

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DoppiettaI­l destro di Cristiano Ronaldo che ha deciso Empoli-juve. Per CR7 sono 7 i gol in campionato (Ansa)

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