Corriere della Sera

Tutti in coda, Napoli in tilt per Alex

Duemila persone in coda per il bambino che aspetta un trapianto «Mancano i tamponi». Si mobilitano le strutture private e il Cardarelli

- di Fulvio Bufi

Duemila persone in coda per il bimbo di 18 mesi che aspetta un trapianto di midollo. Ma mancano i test e si mobilitano i privati.

NAPOLI Saranno stati circa duemila i napoletani che ieri si sono messi in fila in piazza Trieste e Trento per sottoporsi a un prelievo salivare per individuar­e qualcuno che possa donare il proprio midollo osseo ad Alessandro Montresor, il bambino di un anno e mezzo affetto da una rarissima malattia genetica che non ha ancora trovato, in tutti i registri mondiali, un donatore compatibil­e.

Non c’è molto tempo per salvare Alex: poche settimane, forse qualche mese, e l’unica strada è il trapianto di midollo. In tutta Italia la solidariet­à è commovente. Nei giorni scorsi a Milano — prima tappa di questa raccolta in piazza che continuerà oggi a Caserta e poi in altre città ancora da definire — ci sono state lunghe file, ma Napoli ha risposto ancora di più, forse perché la mamma del bimbo (che è nato a Londra dove i genitori vivono e lavorano) è di queste parti.

Ma tanta generosità si è scontrata con gli impegni presi e non mantenuti dal ministero della Sanità, che avrebbe dovuto rifornire l’admo (l’associazio­ne donatori di midollo osseo) di tamponi salivari in quantità sufficient­i per «tipizzare» i tanti potenziali donatori che si sarebbero presentati all’appuntamen­to napoletano. Invece i tamponi non sono arrivati (forse saranno disponibil­i oggi a Caserta) e in poche ore ci si è trovati con centinaia di persone in fila e i prelievi bloccati.

Fortuna, però, che i media esistono ancora, perché è stato proprio grazie agli appelli rilanciati dai siti web dei quotidiani e dalle agenzie di stampa che è scattata un’ulteriore gara di solidariet­à.

Strutture e operatori privati (Clinica Ruesch, Centro General, Sofarma Morra e Guacci) hanno inviato tutti i tamponi di cui disponevan­o, ma nemmeno quella è stata la soluzione, perché molti non erano adatti al prelievo da eseguire. E quindi altri appelli, altro tam tam tra Rete e social, stavolta accompagna­to dalla foto del tipo di tampone necessario. E ancora i privati che si sono fatti avanti, mentre la Regione Campania è riuscita a reperire un migliaio di tamponi in vari ospedali. Nel frattempo si è ripiegato sui prelievi di sangue, grazie a due postazioni mobili inviate dal direttore generale del Cardarelli, Ciro Verdoliva, che hanno affiancato l’autoemotec­a dell’avis. Certo, le operazioni in questo caso sono state molto più lente, ma sono servite anche quelle.

A fine giornata, quando la zia di Alessandro, presente in piazza dalla mattina, non aveva più voce a furia di ringraziar­e e commuovers­i, il ministro Grillo ha diffuso un comunicato per dire che «è tutto sotto controllo e sto seguendo gli eventi in prima persona». Quindi avrà senz’altro visto che la situazione l’hanno risolta in tanti ma non il suo dicastero.

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La lunga fila in piazza del Plebiscito, i napoletani hanno risposto in massa all’appello per il piccolo Alessandro
 ??  ?? In coda La fila in piazza del Plebiscito per Alessandro Maria Montresor, il bimbo di un anno e mezzo affetto da una rara malattia genetica che ha bisogno di un trapianto di midollo
In coda La fila in piazza del Plebiscito per Alessandro Maria Montresor, il bimbo di un anno e mezzo affetto da una rara malattia genetica che ha bisogno di un trapianto di midollo

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