L’orario e il buio Quel mini jet-lag per l’umore
Il sonno, la luce e i risparmi economici Ecco che cosa cambia spostando le lancette L’esperto: scegliamo, legale o solare sempre
Nella notte le lancette sono passate dalle 3 alle 2. Per il nostro (buon) umore è un mini jet-lag.
I
l ritorno all’ora solare in autunno è fastidioso, ma è il cambio d’orario che comporta meno problemi rispetto a quello di fine marzo. «Il nostro organismo tollera meglio questa modifica del ritmo circadiano», spiega Roberto Manfredini, direttore del dipartimento di scienze mediche all’università di Ferrara ed esperto di cronobiologia, cioè lo studio delle funzioni organiche rispetto ai cicli biologici interni. «Equivale a un mini-jetlag: come volare verso Ovest cambiando un fuso orario. Non è un grande problema, ma a un gruppo di persone più sensibili, circa un terzo della popolazione, può provocare alcuni disturbi». Il dibattito sull’ora legale, che puntualmente ritorna due volte all’anno, si è infiammato dopo la diffusione a fine agosto dei risultati di una consultazione online promossa dalla
Commissione europea, di cui in pochi erano a conoscenza, quasi nessuno in Italia, in cui la maggioranza si è espressa per l’abolizione del cambio di orario. Votarono soprattutto i tedeschi (80%), danesi e finlandesi. La Commissione Ue ha quindi lasciato libero ogni Paese membro legale (con di rischio decidere caos). se adottare La seconda o meno opzione l’ora è passare tutti insieme all’ora legale permanente tutto l’anno oppure restare con l’ora solare fissa. In pratica: no a cambiare due volte all’anno. «Il doppio scatto di orario è la cosa più nociva», garantisce il cronobiologo. «Con altri esperti del settore stiamo scrivendo un documento che invita a scegliere una delle due ipotesi: ora legale sempre, oppure mai. La decisione tra le due opzioni è politica ed economica, non medica», puntualizza Manfredini.
Secondo Terna, società che gestisce le reti elettriche, quest’anno con l’ora legale l’italia ha risparmiato 554 milioni di kilowattora (pari a 111 milioni di euro) e ha evitato l’emissione nell’atmosfera di 290 mila tonnellate di CO2. Dal 2004 al 2018 il minor consumo di elettricità in estate grazie all’ora legale si è tradotto in un risparmio per i cittadini di 1.545 milioni di euro.
Ci sono nazioni che hanno deciso di adottare l’ora legale tutto l’anno (Russia e Turchia per esempio), altri invece hanno scelto di rimanere con l’ora solare. Il Marocco pochi giorni fa ha scelto di utilizzare sempre l’ora legale.
«Sono pochi gli studi approfonditi delle conseguenze sulla salute del cambio di orario, quasi tutti svolti nel Centro-nord Europa», spiega Manfredini. «Si è visto che i problemi maggiori sono a livello cardiovascolare, con un aumento degli infarti nei giorni successivi all’introduzione in primavera dell’ora legale, quando si dorme un’ora in meno. In realtà ci stiamo tutti gufizzando. La luce blu blocca la produzione di melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia. Alla sera usare pc, tablet e smartphone, che diffondono luce blu, altera il sonno più dell’ora legale».