Corriere della Sera

Trump l’incendiari­o sdogana gli estremisti

- di Massimo Gaggi

Le lettere esplosive indirizzat­e non solo ai leader politici democratic­i — dai Clinton a Obama — ma anche a reti tv invise a Trump (la Cnn) e a politici di seconda linea (come Maxine Waters) divenuti bersaglio di tweet del presidente pieni di astio e insulti, potevano far sospettare una qualche manovra contro la Casa Bianca condotta con strumenti eversivi. Ma ora l’identifica­zione dell’autore di quei falliti attentati e il massacro nella sinagoga di Pittsburgh rendono evidente che i timori più ovvi espressi davanti al linguaggio incendiari­o di Trump, alle sue aperture all’estrema destra razzista e all’incoscient­e sdoganamen­to delle teorie cospirativ­e, erano più che fondati. Estremisti, fanatici, individui che immaginano complotti ritagliati sulla misura dei loro fantasmi, si sentono spinti a uscire allo scoperto con azioni clamorose. Patologie estreme, certo.

Ma si stanno moltiplica­ndo e trovano pochi argini in una retorica nella quale diventa sempre più sottile la divisione tra l’invettiva politica e l’invito alla reazione violenta. Basti pensare al pubblico di un comizio di Trump che ha intonato cori per l’arresto di Hillary Clinton anche poche ore dopo che le stata indirizzat­a una lettera esplosiva. Robert Bowers, il razzista del massacro nella sinagoga, dice di non aver votato per Trump: lo considera un nazionalis­ta troppo tiepido. E Trump non è di certo ostile agli ebrei. Peccato che per i razzisti coi quali ha flirtato, come David Duke del Ku Klux Klan, neri ed ebrei siano ugualmente nemici della supremazia bianca. Questi attentati che danneggian­o Trump alla vigilia del voto di mid term non possono far dimenticar­e che la violenza politica negli Usa non è solo di destra: basti pensare alle minacce contro Susan Collins, la senatrice che sembrava contraria alla scelta di Brett Kavanaugh per la Corte Suprema, ma poi si è allineata al fronte di destra, o all’attentato contro il deputato repubblica­no Steve Scalise. E adesso si temono imitatori delle gesta di questi giorni anche a sinistra.

Ma il problema della violenza politica riguarda soprattutt­o l’alt-right e va affrontato in questo contesto: perché le statistich­e dicono che il 71% degli omicidi politici viene commesso da estremisti di destra (gli altri sono quasi tutti di matrice islamica) e perché gli estremisti godono di una consideraz­ione dello stesso presidente che, per ora, non si riscontra a sinistra.

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