Impasti con i grani antichi, pizza e miscele personalizzate di caffè
Il programma della seconda giornata tra laboratori, talk e degustazioni
Anche oggi, seconda giornata di Cibo a Regola d’arte, continuano i corsi di cucina, i talk e i momenti di degustazione. Con lo stesso unico filo conduttore con cui si è inaugurata questa edizione napoletana dell’evento: provare a proporre piatti davvero democratici con ingredienti semplici, accessibili e che rendano omaggio alla grande tradizione gastronomica campana. Cinque, dunque, saranno anche oggi i laboratori per imparare a cucinare, realizzati tutti in collaborazione con Ferrarelle. I laboratori, a numero chiuso e a pagamento al costo di 19,90 euro, sono destinati ciascuno a 25 persone: tutte le informazioni per prenotarsi sul sito www.ciboaregoladarte.it. Ogni partecipante avrà a disposizione una postazione di lavoro con utensili e materie prime e alla fine, come sempre, si potrà portare a casa, oltre al grembiule di Cibo a Regola d’arte, anche l’impasto o la preparazione da ultimare nel forno di casa.
Si comincia alle 11 con Vincenzo Tiri, della pasticceria Tiri 1957 di Acerenza (Potenza), che insegnerà a preparare a casa l’impasto del panettone. Un’impresa difficile ma non impossibile. Alle 13, invece, Ciro Salvo, maestro pizzaiolo alla guida di «50 Kalò» a Napoli e Londra spiegherà comele. me preparare la margherita perfetta. Alle 15 sale in cattedra Andrea Tortora, in questo momento il pasticcere emergente più famoso d’italia, di stanza al tristellato «St. Hu- bertus» di San Cassiano (Bolzano), dove lavora a fianco dello chef Norbert Niederkofler. Tortora insegnerà a realizzare un classico della cucina altoatesina, lo strudel di Alle 17, infine, ci sarà Caterina Ceraudo, altra giovane chef, tra i cuochi di nuova generazione che oggi stanno facendo grande (e rinnovando) la cucina calabrese più tradizionale. Ceraudo mostrerà come impastare con i grani antichi cracker, pane e grissini.
Durante la prima conversazione (ore 12, sala Food talk), invece, il tema sarà la pizza, che da piatto povero è diventata ormai oggetto di sperimentazioni gourmet dei pizzaioli più innovativi e attenti alla qualità. A raccontare le proprie esperienze saranno i pizzaioli Enzo Coccia, Ciro Oliva, Ciro Salvo e Gino Sorbillo, assieme a Chiara Marciani, assessore alle Pari opportunità e formazione della Regione Campania. Alle 14 Ceraudo racconterà come sta cambiando il mondo del cibo in Calabria, anche grazie al contributo di giovani produttori locali (due di loro, Stefano Caccavari e Cristiana Smurra, saranno presenti durante il talk). Alle 16 appuntamento per parlare del cibo nell’antica Roma e poi (alle 18) del valore delle produzioni di nicchia. Infine le degustazioni: di salumi (con l’istituto Ivsi), pasta (con Garofalo), caffè (con Illy e gli chef Ceraudo e Cuttaia) e birra (con il birrificio Angelo Poretti).