Formazione e solidarietà, il progetto per i ragazzi disabili
L’accademia Ferrarelle e la Fondazione Foqus offrono 10 contratti di formazione lavoro di 24 mesi
D ieci contratti di formazione-lavoro della durata di 24 mesi per ragazzi con disabilità dai 19 ai 30 anni, che verranno inseriti nelle mense di quattro istituti scolastici del territorio campano. Il progetto — in linea con il tema scelto per le tre tappe 2018 di Cibo a Regola d’arte, «il cibo democratico» — si chiama Argo, è stato presentato ieri durante il food talk delle 17 e 30, e vede coinvolti Foqus, la fondazione Quartieri Spagnoli nata nel 2013 negli spazi dell’ex istituto Montecalvario di Napoli, e l’accademia Ferrarelle, il laboratorio della Masseria Mozzi di Riardo che si occupa di percorsi formativi in ambito gastronomico.
I ragazzi, selezionati sulla base delle predisposizioni e delle attitudini personali, lavoreranno nelle cucine e serviranno ai tavoli affiancati dai tutor di Argo. A raccontarlo alla platea sono Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente Ferrarelle spa, e Rachele Furfaro, presidente di Foqus. Argo, che è solo una delle tante iniziative portate avanti da Foqus, è un centro di abilitazione per bambini, ragazzi e giovani con disabilità e per le loro famiglie, che ha come obiettivo quello di metterli nella condizione di acquisire abilità che gli permettano di raggiungere autonomia nel mondo della scuola o del lavoro. «Sostenere Fondazione Quartieri Spagnoli significa per noi fornire un contributo fattivo e ricco di valore al nostro territorio e alla sua comunità — spiega Pontecorvo —. Il supporto ad Argo attraverso la nostra Accademia Ferrarelle, fornendo a questi ragazzi un’opportunità di formazione nell’ambito della ristorazione, è ancora più significativo, perché unisce il valore della cultura gastronomica a quello della solidarietà».
«Questo progetto nasce da L’azienda
● La Ferrarelle SPA è dal 2007 un’azienda tutta italiana. Oggi conta 350 dipendenti
● La sede storica è a Riardo, in provincia di Caserta. Qui si trova il Parco delle Sorgenti da cui sgorga l’acqua effervescente una convinzione — conclude Furfaro —: è necessario avviare una profonda trasformazione culturale nel nostro Paese. Quando parlo con i genitori di questi ragazzi, mi rendo conto che persino loro si rapportano con i propri figli come se fossero bambini anche se sono giovani adulti. È proprio su questo che lavoriamo ad Argo, insegnando loro ad uscire dal guscio e a rapportarsi con il mondo esterno, imparando anche un mestiere. Perché il lavoro dà autonomia e accresce l’autostima».