«Il costo del lavoro? La logistica conta di più»
«Il costo del lavoro non è più la variabile decisiva. Sulla nostra fascia di mercato contano più le spese di logistica e l’innovazione di processo. Ecco perché abbiamo riportato la produzione delle lavatrice da incasso dalla Polonia alle Marche».
Davide Castiglioni, amministratore delegato di Whirlpool Italia, il governo si è intestato il merito di questo piano di investimenti da 250 milioni che avete appena annunciato.
«Al di là delle considerazioni politiche, la nostra è una strategia industriale. L’italia è centrale per tutta l’area Emea. L’integrazione con Indesit, più difficile di quanto ci aspettassimo, è stata completata. Ora
abbiamo identificato una missione produttiva per ogni stabilimento e questo ci permette di rilanciare».
Un mercato però ancor più competitivo ora con l’ingresso dei cinesi di Haier che hanno acquisito Candy.
«Lo è sempre stato. L’italia ha una tradizione manifatturiera con pochi eguali. Soprattutto ha una miriade di piccole e medie imprese, subfornitrici, di qualità e affidabilità. Quel che conta sono le piattaforme su cui s’innestano i processi produttivi per la realizzazione degli elettrodomestici. Evitando gli sprechi sulle linee di prodotto e lavorando sul loro efficientamento energetico».
Non siamo più un mercato maturo?
«Lo siamo ancora, ma alcuni prodotti come le asciugatrici e i forni a microonde stanno innescando una domanda aggiuntiva. Non si compra più solo per sostituire un vecchio prodotto. Si compra un servizio».