«Non siamo morti Voglio 23 leoni»
Milan-samp, un esame da superare per Rino Spazzato via il Parma È tornata l’atalanta
«Ora la tattica la metto da parte, siamo piatti a livello di adrenalina, lo spirito giusto è quello di Cutrone». Che infatti con ogni probabilità oggi giocherà titolare. Ma non da punta unica, bensì accanto a Higuain in un 4-4-2 che fino a oggi Gattuso aveva adottato con ottimi esiti ma solo in fase emergenziale, quando c’era cioè da recuperare uno svantaggio, nei minuti conclusivi. Così fosse, si tratterebbe di una vera e propria conversione ideologica, considerata la sua passione quasi dogmatica per il 4-3-3. In questo modo però si sconfessa, sostiene qualcuno. Vedremo stasera, così come vedremo se in effetti con Patrick al suo fianco il Pipita si sente meno solo. «Lui però deve essere meno nervoso — ha ammesso il tecnico calabrese — e non può stare sempre con le braccia alzate, deve applaudire i compagni, incoraggiarli. Ci stanno gli errori degli arbitri o dei compagni, ma non deve perdere energie così».
È carico, Gattuso. Anche se è il primo a sapere che un ennesimo fiasco stasera contro la Samp o mercoledì nel recupero della prima giornata col Genoa potrebbe far precipitare la situazione. Perché è chiaro a tutti che al di là delle ovvie rassicurazioni societarie la fiducia sia a tempo e venga valutata ormai giorno per giorno, risultato per risultato, prestazione per prestazione. Il Milan, questa è la verità, non vorrebbe cambiare allenatore. Per due ragioni. Economica la prima, dal momento che entro fine anno arriverà la sentenza Uefa e non sarà lieve, di pura convenienza la seconda: le opzioni disponibili non convincono appieno, a partire da Donadoni che infatti non è stato contattato nemmeno informalmente. Serve però una svolta. Qui, ora, subito. BERGAMO L’atalanta è tornata. La conferma è arrivata ieri da Bergamo, dove i nerazzurri hanno liquidato 3-0 il Parma, centrando la seconda vittoria consecutiva. I nerazzurri dimostrano di avere smaltito completamente le scorie dell’eliminazione dall’europa e di essere finalmente in corsa almeno per acchiappare la parte sinistra della classifica. Una conferma figlia della mole di gioco (67% di possesso palla, 503 passaggi completati contro 206) e del senso del gol dei suoi difensori visto che la seconda e la terza rete (la prima è stato un’autorete di Gagliolo) hanno la firma di Palomino e Mancini, rapaci a sfruttare due corner. Gli ospiti hanno resistito un tempo, riuscendo anche a spaventare Berisha. Subito il primo gol, però, sono scomparsi dal campo.