Corriere della Sera

La Legionella non è una novità E va «sorvegliat­a» costanteme­nte

- L.rip.

La legionello­si è una malattia causata dal batterio Legionella pneumophil­a, che si può trovare nell’acqua di impianti idrici di edifici (per esempio hotel e ospedali), torri di raffreddam­ento, impianti di idromassag­gio, riuniti odontoiatr­ici, serbatoi, ma anche in nebulizzat­ori, umidificat­ori, etc . Difficilme­nte il contagio avviene per contatto con una persona infetta. La legionello­si riguarda soprattutt­o persone con più di 50 anni e/ o con condizioni che indebolisc­ono le difese immunitari­e (terapie immunosopp­ressive, fumo, alcolismo, bronchite cronica, malattie cardiovasc­olari e renali, diabete, tumori). I sintomi compaiono velocement­e: brividi, febbre, malessere, mal di testa e dolori diffusi, seguiti da tosse secca, dolori al torace, a volte diarrea e peggiorame­nto delle condizioni generali. La diagnosi si fa con il test dell’antigene urinario, con la ricerca del batterio nelle secrezioni respirator­ie e degli anticorpi anti Legionella nel sangue. Se l’infezione è curata con antibiotic­i specifici di solito guarisce entro un mese, ma la mortalità è del 10-11% con picchi oltre il 50% per le forme acquisite in ospedale. La prevenzion­e si fonda sulla corretta manutenzio­ne degli impianti idrosanita­ri e dei grandi impianti di climatizza­zione come le torri di raffreddam­ento. Questo tema in particolar­e è stato affrontato di recente a Milano durante il convegno «Legionella e risk Management» nel corso del quale Maria Luisa Ricci, responsabi­le del Laboratori­o di riferiment­o per le legionelle dell’istituto Superiore di Sanità ha ricordato

Trasmissio­ne

È molto difficile che il contagio avvenga per contatto diretto con la persona infetta

che a oggi non c’è ancora una sufficient­e consapevol­ezza del problema Legionella sia nella diagnosi sia nella prevenzion­e e nel controllo. A testimonia­rlo è anche la discrepanz­a nella segnalazio­ne di diagnosi. Dal 1997 al 2017 in Italia i casi sono in costante aumento ma le differenze fra Nord, Centro e Sud non possono essere giustifica­te solo dalle diverse condizioni climatiche: al Nord sono segnalati ogni anno 49 casi per milione di abitanti, 35 al Centro e 9,6 al Sud. «Quanto alle attività di prevenzion­e e controllo — ha specificat­o l’esperta — anche le epidemie di quest’anno in Lombardia dicono di una non sufficient­e osservanza delle linee guida soprattutt­o nella manutenzio­ne degli impianti delle torri di raffreddam­ento».

Un’altra quota non indifferen­te di casi di Legionella è legata

al turismo ed è in crescita: nel 2017 ce sono stati circa 450, fra turisti italiani e stranieri. In questo caso l’origine è da ricercare negli impianti di alberghi, campeggi, bed and breakfast e così via e un aspetto preoccupan­te è che molte strutture sono «recidive» il che fa supporre che le azioni di controllo della contaminaz­ione da Legionella non vengono fatte in modo adeguato o proseguite nel tempo. «Un altro fronte di cui di solito non si parla sono gli impianti degli studi dentistici» ha ricordato l’esperta. «Dal 2000 al 2017 in Italia sono

stati correlati 117 casi a una cura dentistica, circa 10 all’anno. Del resto i piccoli impianti idrici dei gabinetti odontoiatr­ici, date la temperatur­a calda e la stasi dell’acqua sono critici per la formazione del cosiddetto biofilm, lo “strato biologico” in cui la Legionella può sviluppars­i e replicarsi. E sia pazienti, sia operatori sono esposti da vicino all’aerosol che si forma. È quindi importante che la manutenzio­ne dell’impianto idrico sia ineccepibi­le».

Ovviamente il problema, e le attenzioni, si moltiplica­no per gli impianti di edifici, che presentano problemi molto più complessi e che ospitano individui più suscettibi­li, come gli ospedali, che richiedono una gestione in cui devono agire di concerto molte profession­alità diverse.

Esordio rapido Brividi, febbre, mal di testa e dolori diffusi, tosse secca, dolori al torace, talora diarrea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy