Corriere della Sera

Venti, nubifragi e scuole chiuse

L’allarme del governator­e del Veneto Zaia: «Timori anche per il ponte di Bassano»

- di Maria Egizia Fiaschetti e Alessio Ribaudo Pasqualett­o, Virtuani

Venti forti (con raffiche a cento all’ora) e nubifragi battono l’italia, flagellata anche dalle frane: a Crotone sono quattro le vittime sepolte da uno smottament­o, mentre al Nord ieri sera sono state chiuse la linea ferroviari­a e l’autostrada del Brennero, a Vipiteno. Allerta rossa in Liguria, Emilia, Toscana e nel Nordest. Scuole chiuse a Genova, Venezia, Roma e in altre decine di comuni.

Protezione civile mobilitata, sedicimila volontari che convergono sul Veneto, scuole chiuse, un’allerta senza precedenti. Governator­e Luca Zaia, che cosa sta succedendo?

«Succede che siamo di fronte a un’ondata eccezional­e di maltempo e tutto il Veneto è in allarme rosso. Gli esperti mi hanno detto che le previsioni meteo sono addirittur­a in linea con quelle del 1966 e peggiori di quelle del 2010, quando 135 Comuni furono alluvionat­i, soprattutt­o del Vicentino».

Ha chiesto al governo di attivare la procedura di mobilitazi­one nazionale perché «possono manifestar­si eventi tali da compromett­ere la vita, l’integrità delle persone o di beni di primaria importanza». Detta così sembra una catastrofe...

«Non è una mia idea, a impormi di agire sono gli scenari elaborati dai modelli meteo e idraulici. Quando li ho visti ho chiamato Salvini, abbiamo parlato della situazione e lui ha attivato nel giro di mezz’ora le Prefetture che hanno disposto subito la chiusura delle scuole in tutta la Regione per domani (oggi per chi legge, ndr), chiedendom­i di tenerlo aggiornato».

Il governo amico aiuta...

«Direi proprio di sì, questa vicinanza è un bel cambio di passo rispetto al passato. In una situazione in cui non si sa se la passeremo liscia o se sarà un disastro, fa piacere avere un governo che controlla e si preoccupa. Un grazie anche a Conte».

Lei era stato eletto governator­e nel 2010, poco prima dell’alluvione, preannunci­ando grandi opere contro le calamità naturali. A che punto sono?

«Il bacino di laminazion­e di Trissino è stato ultimato proprio una settimana fa. Quello di Caldogno è pronto dal 2016: quattro milioni di metri cubi d’acqua, praticamen­te un lago dove far defluire l’acqua per mettere in sicurezza Vicenza. E poi rinforzi arginali, pulizia degli alvei. E i laghi di montagna che abbiamo svuotato in previsione dell’ondata di maltempo: il Santa Croce, il Centro Cadore, il Mis e il Corlo, tutti pronti a essere invasati».

Il Santa Croce era così vuoto che la scorsa settimana il Canadair non trovava acqua per spegnere gli incendi di Agordo...

«Ma ora è pronto a ricevere l’onda di piena. C’è allerta su tutti i fiumi: Piave, Brenta, Bacchiglio­ne, Livenza, Meduna, 400 millimetri di acqua per metro quadro, una cosa paurosa. Ma quel 2010, con 10 mila famiglie alluvionat­e e un miliardo di euro di danni, non deve ripetersi. Sono preoccupat­o per il ponte di Bassano che non ha una perfetta solidità. Lì c’è un cantiere proprio per la messa in sicurezza e il Brenta si sta ingrossand­o».

Quanto avete speso in opere di salvaguard­ia?

«Trecentoci­nquanta milioni di euro. Da nove anni c’è in Veneto un’unità di crisi che si occupa del territorio. Se le previsioni dovessero tradursi in realtà l’agricoltur­a potrebbe finire nuovamente in ginocchio, 160 mila imprese per 6 miliardi di Pil su 150 totali».

Cosa consiglia alla gente?

«Di evitare i fiumi, le zone sotto i pendii. Consiglio di evitare procession­i per selfie e filmatini. I curiosi da esondazion­e sono d’intralcio. Chi ha bisogno non esiti a chiamare 118, Vigili del fuoco e Protezione civile».

Se l’allerta fosse esagerata?

«Beh, abbiamo già chiuso l’agordina, c’è una frana a Longarone... Io mi auguro che la perturbazi­one cambi rotta ma, con questi dati meteo, solo un governator­e pazzo non si sarebbe mosso».

Bacini di laminazion­e, argini consolidat­i, alvei ripuliti. Manca solo il Mose.

«Il Mose? Chi l’ha visto?».

 ??  ?? Lo storico pontile industrial­e della Vigneria a Rio Marina, all’isola d‘elba, crollato sotto i colpi della mareggiata
Lo storico pontile industrial­e della Vigneria a Rio Marina, all’isola d‘elba, crollato sotto i colpi della mareggiata
 ?? (Ansa) ?? DanniGli uomini del Servizio Giardini di Roma Capitale al lavoro per rimuovere un albero caduto su un’auto nel quartiere Prati durante il maltempo
(Ansa) DanniGli uomini del Servizio Giardini di Roma Capitale al lavoro per rimuovere un albero caduto su un’auto nel quartiere Prati durante il maltempo
 ?? (Ansa) ?? TragediaIl luogo dove 4 persone sono morte intrappola­te in una trincea di 6 metri scavata durante l’esecuzione di alcuni lavori, a Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese
(Ansa) TragediaIl luogo dove 4 persone sono morte intrappola­te in una trincea di 6 metri scavata durante l’esecuzione di alcuni lavori, a Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese
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(Ansa) Maratona La 33ma Venicemara­thon che è stata corsa ieri ha costretto gli atleti a cimentarsi in un inedito percorso nell’acqua alta negli ultimi chilometri di gara

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