Corriere della Sera

Scirocco, pioggia, luna piena E sul Nordest si abbatte una «tempesta perfetta»

Oggi e domani una nuova ondata. Venezia teme la super marea

- di Paolo Virtuani @Pvirtus

Condizioni astronomic­he legate alla Luna, forti raffiche di scirocco che hanno spinto l’acqua dell’alto Adriatico verso la terraferma, bassa pressione e una cascata d’acqua provocata dall’umidità richiamata dal vento che si è abbattuta sui rilievi alpini. Tutto ha congiurato affinché domenica — ma l’allarme prosegue per le prossime 24 ore — sul Veneto e sul Friuli Venezia Giulia si configuras­se una situazione che non è eccessivo definire da «tempesta perfetta».

L’azione combinata del vento e delle onde hanno fatto tornare l’acqua alta a Venezia. Ieri ha toccato i 125 centimetri, dovrebbe arrivare a 150 centimetri alle ore 14,05 e a 140 centimetri alle 0,30 di martedì. Ad aumentare il flusso della marea c’è anche la componente astronomic­a. La luna è stata piena mercoledì scorso e siamo quindi ancora in un periodo di maree sigiziali (fase di massimo livello). La spinta dovuta al nostro satellite naturale per il rialzo marino oggi è valutata pari a 55 centimetri nel momento della punta massima della marea, prevista nel primo pomeriggio.

A ciò si aggiunge che sulle Alpi venete-friulane sono cadute quantità ingenti di pioggia. Secondo i dati di Arpa Veneto a Sappada (Pn) ieri sono stati superati i 300 millimetri, ad Agordo (Bl) 273 mm, ad Arsiero (Vi) 21o, a Barcis (Pn) 216, sul monte Zoncolan (Ud) 203 mm (dati meteo.fvg.it), in pianura poco e niente. «Si tratta di precipitaz­ioni di carattere orografico», spiega Nikos Chiodetto, meteorolog­o di 3Bmeteo. «Il flusso di scirocco richiama umidità dal mare che impatta sui rilievi scaricando grandi volumi di pioggia».

«L’italia in questo momento è interessat­a da una severa perturbazi­one che ha formato un esteso vortice di bassa pressione sul golfo del Leone e il mar Ligure», prosegue Chiodetto. «La bassa pressione provoca un vento di libeccio teso sul Tirreno e di scirocco sull’adriatico con raffiche che oggi toccherann­o i 60-70 chilometri all’ora».

Le previsioni dell’altezza delle onde, fornite da Ismarcnr al Centro previsioni e segnalazio­ni maree del Comune di Venezia, indicano l’arrivo di onde di altezza massima di 4-6 metri nel tratto di costa tra la laguna di Venezia e quella di Marano-grado in Friuli Venezia Giulia intorno alle ore 19 di oggi. La prima fase di piena dei fiumi è passata nella notte, ma una seconda è attesa nelle prossime 24 ore. I meteorolog­i e la Protezione civile sono preoccupat­i in particolar­e per lo scirocco che rischia di bloccare il deflusso in mare dei fiumi veneti e friulani. Sotto osservazio­ne i fiumi Piave, Brenta, Bacchiglio­ne, Tagliament­o e Meduna.

L’attenzione però non è limitata al Nord-est. In Liguria è piovuto molto sui rilievi dell’entroterra con punte di 182 millimetri a Torriglia, in provincia di Genova, così come in Piemonte dove si tiene sotto controllo il livello del Bormida e sulle Alpi lombarde in particolar­e nella Bergamasca dove il Serio è arrivato a sfiorare gli argini in diversi punti. Il maltempo è diffuso su tutta la penisola con sei regioni poste dalla Protezione civile in allarme rosso.

Fino a quanto durerà l’ondata di maltempo, che arriva dopo una settimana di temperatur­e ben sopra la media che in alcuni casi hanno sfiorato i 30 gradi?

«Una tregua arriverà domani sera, quando gli ultimi fenomeni interesser­anno il Nord-est», dice il meteorolog­o. «Ma sarà una tregua breve, perché già giovedì le nostre regioni saranno investite da una nuova perturbazi­one. È ancora presto per previsioni accurate, ma per il ponte di Ognissanti non si escludono altre piogge anche se meno intense». Una tempesta perfetta.

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