Appello di cento istituti per il Cnr «Alla ricerca va l’1% dei fondi»
Alti i costi del personale. Il presidente Inguscio: servono 100 milioni
Mila
I dipendenti del Centro nazionale delle ricerche (Cnr) al 31 agosto 2014 (per esattezza 7.035). È ancora in corso il piano assunzione precari Milioni
Sono i finanziamenti a disposizione del Cnr (erano 682 milioni). Secondo i ricercatori, il 98,7% dell’intero fondo va a coprire il costo del personale
Il Cnr, fondato nel 1923, è il principale ente di ricerca italiano ma ha difficoltà a svolgere la sua missione se il 98,7% dell’intero fondo che lo Stato mette a disposizione va a coprire il costo del personale e per la ricerca vera e propria restano quindi solo le briciole. È questo il senso dell’appello, firmato da quasi cento direttori di istituto e di dipartimento, rivolto al presidente e al cda del Consiglio nazionale delle ricerche «affinché si facciano tramite con gli organi di governo del Paese» per «sopperire a questa drammatica mancanza di risorse».
«Quello che dicono i direttori di istituto sulla mancanza di risorse è vero», risponde Massimo Inguscio, presidente del Cnr. «Le spese per il personale però sono inferiori, circa il 90%, e comprendono quelle per gli oltre mille precari di cui quest’anno il Cda ha approvato l’assunzione».
Secondo i firmatari dell’appello, occorre «individuare nel bilancio dello Stato circa 100 milioni» per il rilancio del Cnr. «L’ordine di grandezza è quello», replica Inguscio. «Dopo i contatti che ho avuto al ministero dell’istruzione, ho motivo di essere fiducioso perché ho riscontrato la voglia e la disponibilità a intervenire. Da parte nostra proseguiremo