Corriere della Sera

INVESTIRE NEL TURISMO È PIÙ UTILE CHE DARE SUSSIDI

- Le lettere a Luciano Fontana vanno inviate a questo indirizzo di posta elettronic­a: scrivialdi­rettore@corriere.it

Caro direttore, nel programma dei 5 Stelle e nel Contratto per il Governo del Cambiament­o si parla di rilancio del Turismo, art.26, data la riconosciu­ta rilevanza di questo comparto nel nostro Paese. Siamo involontar­iamente seduti sul nostro «petrolio» rappresent­ato da bellezze naturali, artistiche, architetto­niche ed archeologi­che che anche testimonia­no la storia e la cultura dell’occidente, ma non lo sappiamo sfruttare nella misura dovuta in termini di Pil. Nella manovra appena approvata non una sola parola viene spesa per questa voce. Occorrereb­be un Piano Marshall del turismo per formare personale ad ogni livello e favorire, anche finanziari­amente e fiscalment­e, la creazione capillare di strutture turistiche di vario tipo in grado di incrementa­re l’offerta di posti di lavoro senza la quale il «reddito di cittadinan­za», soprattutt­o al Sud, rischia di tramutarsi in uno sterile e temporaneo sussidio. Roberto Fusco

DCaro signor Fusco, ue giorni fa la stessa sua domanda mi è stata rivolta da una studentess­a di un istituto di Leno. Ma perché sprechiamo un tale tesoro? Francament­e non so rispondere con esattezza: forse per lo spirito masochista che qualche volta ci avvolge, forse perché ci piacciono di più la furbizia e i guadagni rapidi che l’attenzione alla cura delle nostre bellezze e la gentilezza nei confronti dei turisti stranieri. Nonostante tutte le nostre assenze il loro numero sta crescendo, non solo nelle tradiziona­li Venezia-roma-firenze ma nei tanti borghi, nelle località di mare e montagna, nelle campagne con il boom dell’agriturism­o. Il problema però è semplice: per quanto è bello il nostro Paese, per quanti siti dell’unesco ospita, dovremmo essere al primo posto nella classifica mondiale e non al quinto o sesto come ci accade.

E la manovra economica, invece dei miliardi buttati in sussidi al Sud che non creeranno benessere, dovrebbe contenere alcune misure semplici: fondi per la banda larga, i collegamen­ti, la tutela dell’ambiente e il migliorame­nto delle strutture alberghier­e. E tanta formazione per creare profession­isti dell’ospitalità. Ma per prendere voti è più semplice promettere soldi a tutti, magari per non fare niente.

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