La Roma fugge con El Shaarawy Mertens l’agguanta all’ultimo guizzo
Il Napoli attacca e domina a lungo ma spreca molto, Olsen respinge gli assalti
NAPOLI Tra Napoli e Roma vincono la Juve (adesso a +6 sui partenopei) e tutte le pretendenti alla zona Champions, da Inter e Lazio che giocheranno stasera all’olimpico al Milan che, con una partita da recuperare, ha comunque gli stessi punti dei giallorossi. È un pareggio che lascia l’amaro in bocca a tutti: alla Roma, ora 8ª, perché ha subito il pareggio di Martens al 90’, quando mancava pochissimo al traguardo; al Napoli perché tutte le cifre della gara sono dalla sua parte: 17 corner a 3, 18 tiri a 7 (ma 6 a 5 nello specchio) e Olsen e Manolas nettamente i migliori della squadra avversaria.
È il primo passo falso di Ancelotti in casa, dopo 4 vittorie in campionato e quella contro il Liverpool in Europa. Forse è stata proprio la fatica in Champions contro il Paris Saint Germain a zavorrare gli azzurri, che hanno creato parecchio ma non sono mai stati brillanti come gli è capitato spesso in questa stagione. La Roma è andata in vantaggio presto, con El Shaarawy, e poi ha difeso a denti stretti l’1-0. L’uscita di De Rossi per infortunio, nel finale del primo tempo, è stato però un colpo durissimo. Nella ripresa la squadra giallorossa non è più riuscita a ripartire: quando riconquistava palla la perdeva immediatamente e il Napoli si rifaceva sotto. Le tante assenze (Pastore, Kluivert, Perotti, Karsdorp e Florenzi solo in panchina), sommate agli infortuni di De Rossi e Manolas, sono un alibi che salva comunque Di Francesco.
La partita è iniziata con 5 minuti di ritardo per colpa della Var in tilt: tornerà, con tanto di annuncio dello speaker dello stadio al 12’. Il Napoli a pressare alto, per recuperare palla e verticalizzare, la Roma più compassata ma attenta. L’occasione che potrebbe mettere la gara in discesa arriva al 7’: Fabian Ruiz fa tutto benissimo, scartando due avversari, ma al momento del facile tiro in porta cerca l’assist per Insigne. Eccesso di altruismo perché il tiro di Laurenzito, a botta sicura, viene mandato in corner da un salvataggio miracoloso di Manolas. Un rigore parato.
Come capita spesso, chi si divora un gol deve pentirsi in fretta. Passano 7 minuti e la Roma segna. Cengiz Under sfonda a destra e mette in mezzo: il pallone sfila verso El Shaarawy, solo davanti alla porta. Il tiro è faticoso: bacia il palo e beffa Koulibaly.
Il Napoli si butta all’attacco a testa bassa e vive 20 minuti di furore agonistico, sfiorando il pareggio in più occasioni: Olsen non è mai stilisticamente perfetto ma sempre
decisivo. Al 35’ la Roma riparte in contropiede ed è ancora Cengiz Under a fare una giocata importante: la verticalizzazione libera Dzeko davanti a Ospina, ma il centravanti bosniaco cerca di scartare il portiere
anziché tirare subito. Quando lo fa, avendo perso il tempo, vede Albiol respingere il suo tiro sulla riga.
La ripresa è un assalto continuo alla porta di Olsen, che continua a parare tutto fino al
mischione finale, che innesca il pareggio di Mertens. Un punto è meglio di niente, per tutte e due le squadre, ma resta lo stesso poco.
Il peso del Psg Azzurri meno brillanti del solito, pesa la sfida col Psg. Il pari alla fine non serve a nessuno