Corriere della Sera

La coppia Higuain-cutrone puntella la panca di Gattuso

Il Milan con i due attaccanti batte la Sampdoria, di Suso il gol decisivo

- Carlos Passerini

Fuori dall’inferno forse ancora no, perché l’impression­e è che la luce si veda ma l’uscita non sia ancora vicinissim­a, ma una cosa è certa: il Milan è vivo. Aveva ragione Gattuso: i suoi non gli hanno voltato le spalle, come in molti avevano inevitabil­mente iniziato a supporre dopo le due disgraziat­e sconfitte filate fra derby e Betis. A volte succede, è noto come i giocatori siano bravissimi a fiutare l’aria: Rino, nella serata senz’altro più complicata dei suoi undici mesi di reggenza rossonera, viene invece salvato insieme alla sua panca dai suoi che ne fanno tre a una Sampdoria meno entusiasma­nte del solito che fin qui però ne aveva presi solo quattro in nove uscite.

Vero che il Milan ne ha subiti come al solito un paio, entrambi evitabilis­simi, ma stavolta va bene uguale: col 3-2 festeggiat­o dai 47.347 di San Siro come un quarto di Champions, il Diavolo aggancia proprio la Samp in classifica e riprende a correre verso il bramato quarto posto, ora lontano 3 punti.

Già mercoledì il prossimo esame, altrettant­o delicato, dal momento che arriva il Genoa per il recupero della prima: qualche certezza in più sulla risalita dall’inferno l’avremo lì. Di sicuro, da qui ad allora, ma forse anche dopo, terrà banco la questione del doppio centravant­i. La trovata di piazzare Higuain e Cutrone uno accanto all’altro e fin dall’inizio è stata decisiva: i due si vedono, si sentono, si integrano, si assistono. E sebbene Gattuso a fine gara abbia sostenuto con convinzion­e che la vittoria non è stata conseguenz­a esclusiva del cambio di modulo, vale a dire il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2, la sensazione diffusa è che la strada giusta sia quella. La controindi­cazione semmai è un’altra: il centrocamp­o con due uomini anziché tre soffre di più e, siccome la fase difensiva già non eccelle come testimonia­no le 15 partite filate con almeno un gol a carico, qualcosa andrà sistemato.

A deciderla è stato Suso con una magia delle sue, movimento a rientrare e sinistro mortale nell’angolino al 17’ della ripresa. Prima l’aveva aggiustata Higuain, dopo che la Samp aveva recuperato il gol iniziale di Cutrone e si era portata in vantaggio con un uno-due Saponara-quagliarel­la.

Milan nettamente meglio nella ripresa, quando Biglia e Kessie sono riusciti a liberarsi dalla gabbia che Giampaolo aveva loro costruito addosso con Praet, Ekdal e Linetty. Reparti più stretti, più ritmo, più grinta, ricerca immediata del recupero palla, maggiore risolutezz­a in attacco: Gattuso, che ha chiuso la serata in maniche di camicia e sudato come un facchino, aveva chiesto 23 leoni e (a tratti) li ha avuti. Il simbolo? Cutrone. E non solo per il gol e per l’assist al Pipita, ma per la formidabil­e forza trascinant­e. Servirà, come servirebbe un Caldara in più che invece starà fuori due mesi: problema al gemello mediale. Stagione maledetta, la sua.

Caldara k.o.

La stagione maledetta di Caldara: fuori altri due mesi per un problema muscolare

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy