Classe C, come cambia il best seller
Qualche ritocco estetico, ma tante novità di sostanza per la Mercedes più venduta
ROMA La Classe C è la Mercedes più venduta: oltre 415 mila gli esemplari, tra berline e wagon, nei cinque anni di produzione. Uno dei segreti del successo è la varietà della gamma, che comprende anche due sportive a due porte: il coupé e la cabrio. Un’auto «globale» per la capacità di soddisfare diversi clienti, e in senso produttivo: viene prodotta a Brema (Germania), a East London (Sudafrica), a Tuscaloosa (Usa) e a Pechino (Cina), dove viene assemblata la versione lunga.
Il restyling di oggi propone qualche ritocco (il frontale, i fari, le luci posteriori) e un importante rinnovamento sotto la superficie: i nuovi motori 4 cilindri 1.5 con rete di bordo a 48 V (EQ Boost); la C 200 da 135 kw/184 cv e 280 Nm, con la potenza e la coppia aggiuntive dell’unità elettrica (10 kw, 160 Nm); i diesel, con la conversione alla serie OM 654 e un inedito 1.6 per le C 180 d e C 200 d.
Mercedes crede ancora nel diesel (ha investito 3 miliardi di euro), e a chi è disorientato, dice: se non vuoi comprare, noleggia. Un discorso rivolto non solo alle partite Iva.
Nuova, la Classe C lo è anche per l’assistenza alla guida. Con l’evoluzione dei sistemi attivi di regolazione della distanza Distronic e dello sterzo attivo (la velocità viene regolata automaticamente in curva e prima di affrontare rotatorie e incroci). Oltre alla frenata di emergenza e all’assistenza al cambio di corsia.
Altra novità, il Sound System supplementare, con nove altoparlanti e una potenza di 225 Watt. Tanto per confermare che la nuova Classe C è tutta un’altra musica.