Corriere della Sera

Così la crescita si è fermata

Pil allo zero per cento nel trimestre. Non avveniva da oltre tre anni Bruxelles: chiariment­i sul debito alto. Da Ferrovie l’offerta per Alitalia

- Francesca Basso

Il Pil si ferma e lo spread sale sopra i 300 punti. I dati Istat raccontano di un’italia a crescita zero nel terzo trimestre, dopo tre anni che avevano visto numeri positivi. Una frenata che complica il lavoro del ministro Giovanni Tria. Crollano settore auto e investimen­ti, l’industria ha smesso di trainare. Intanto al governo italiano è arrivata una nuova lettera da Bruxelles. Marco Buti, direttore degli affari economici della Ue, chiede spiegazion­i sui «fattori rilevanti che impediscon­o» al debito di scendere. Per Alitalia offerta vincolante da Ferrovie.

MILANO L’economia italiana nel terzo trimestre di quest’anno è risultata stagnante, ha certificat­o ieri l’istat e nello stesso giorno il Tesoro ha reso pubblica una nuova lettera dell’unione Europea, inviata due giorni fa, che chiede «di fornire una relazione sui cosiddetti “fattori rilevanti” che possano giustifica­re un andamento del rapporto debito/pil con una riduzione meno marcata di quella richiesta». La risposta è attesa entro il 13 novembre. I numeri mettono pressione sulla legge di Bilancio, ma il premier Giuseppe Conte da New Delhi la difende: «È uno stop congiuntur­ale, riguarda l’intero quadro dell’economia europea. Lo avevamo previsto ma proprio per questo abbiamo deciso di fare una manovra espansiva».

L’istat stima per il terzo trimestre 2018 una crescita rimasta invariata rispetto al trimestre precedente e pari allo 0,8%. È il primo stop da quando nel 2014 l’economia italiana è ripartita. Questo risultato, spiega l’istituto di ricerca, è «giunto dopo una fase di progressiv­a decelerazi­one della crescita e implica un abbassamen­to del tasso di crescita tendenzial­e del Pil, che passa allo 0,8% dall’1,2% del secondo trimestre». Per l’istat la stima riflette la debolezza dell’attività industrial­e che si è manifestat­a nel corso dell’anno dopo una fase di intensa espansione «appena controbila­nciata dalla debole crescita degli altri settori». Uno scenario sostanziat­o anche dal peggiorame­nto della fiducia delle imprese a ottobre. Rallenta la crescita anche nell’eurozona: +0,2% e +0,3% nella Ue a 28. Su base annua il Pil è cresciuto di 1,7% nella zona euro e 1,9% nella Ue a 28, in frenata rispetto al +2,2% e +2,1% stimati nel trimestre precedente.

Il dato sul Pil si è fatto sentire sullo spread che è risalito a 312 punti e anche sulla Borsa di Milano, che stava salendo dello 0,6% quando sono stati comunicati i numeri Istat. È arrivata a perdere lo 0,7% per poi chiudere a -0,22%. Il pessimismo dei mercati verso le stime sulla crescita della legge di Bilancio ha toccato anche il mercato primario dei titoli di Stato. L’asta di ieri ha visto un balzo dei rendimenti del Btp a 5 e 10 anni, tornati ai massimi da quasi cinque anni, che hanno raggiunto rispettiva­mente il 2,53% e il 3,36%. Secondo fonti di mercato, la sola asta di ieri sui Btp è costata al Tesoro, per colpa dello spread, 689 milioni di euro in più rispetto a quanto sarebbe costata sei mesi fa.

A luglio la commission­e Ue aveva già rivisto al ribasso le previsioni di crescita per l’italia dall’1,5 all’1,3%, sempre su base annua contro una prospettiv­a di crescita della zona Ue del 2,1%. Secondo Carlo Cottarelli, direttore dell’osservator­io dei conti pubblici, dopo i dati Istat sul Pil nel terzo trimestre l’obiettivo per il 2019 dell’1,5%, ipotizzand­o uno 0,1% nell’ultimo quarto dell’anno, diventa «più difficile da raggiunger­e». Una preoccupaz­ione che porta Federconsu­matori a chiedere al governo che «si attivi con urgenza per definire misure improntate alla ripresa e alla crescita» mentre per l’unione consumator­i «deve rifare i conti». Per il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia se mancherà la crescita nei prossimi mesi sarà «colpa esclusiva di questo governo».

Il vicepremie­r Luigi Di Maio ha difeso la legge di Bilancio spiegando che «il risultato del 2018 dipende dalla manovra approvata a dicembre 2017, che è targata Partito democratic­o». Per Salvini «se il Pil rallenta è perché quelli di prima obbedivano a Bruxelles».

L’asta dei Btp L’asta di ieri sui Btp è costata al Tesoro 689 milioni in più rispetto a sei mesi fa

 ??  ?? Nuova Delhi Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, 54 anni, in visita ieri a Nuova Delhi, ha incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi, 68 anni
Nuova Delhi Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, 54 anni, in visita ieri a Nuova Delhi, ha incontrato il primo ministro indiano Narendra Modi, 68 anni

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