Corriere della Sera

Con Lanzalone e Parnasi altri 18 verso il processo

- Ilaria Sacchetton­i

Chiusa l’indagine sul nuovo stadio della Roma: venti persone, fra le quali il costruttor­e Luca Parnasi e il suo ex braccio destro in Campidogli­o, Luca Lanzalone, rischiano il processo per corruzione e finanziame­nto illecito. In particolar­e Lanzalone avrebbe svolto attività illecita sia nel suo ruolo di intermedia­rio di fatto della trattativa sul nuovo stadio che in qualità di presidente Acea.

Il registro degli indagati include anche i nomi del tesoriere Pd Francesco Bonifazi e del suo collega leghista Giulio Centemero destinatar­i di bonifici con le loro associazio­ni da parte del costruttor­e, ma nei loro confronti la Procura deciderà più avanti. Intanto si chiude il capitolo principale dell’inchiesta, quello nei confronti di politici, funzionari e collaborat­ori di Parnasi. Le verifiche dei carabinier­i del Nucleo investigat­ivo hanno dato esito positivo e una conferma è venuta dalla Cassazione che, l’estate scorsa, ha ravvisato il reato di associazio­ne a delinquere finalizzat­a alla corruzione per Parnasi e soci. L’ex presidente della Eurnova, in primis, «quale capo e organizzat­ore sovrintend­e e coordina tutte le attività dell’associazio­ne, impartisce direttive agli altri partecipi, mantiene i rapporti con gli esponenti del mondo politico istituzion­ale, finanziari­o e in genere cura la programmaz­ione e realizzazi­one delle operazioni delittuose». Ora i magistrati Paolo Ielo e Barbara Zuin hanno avvisato gli indagati.

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