Corriere della Sera

Biles, un oro da leggenda all’imperfezio­ne

Regina dell’all around al Mondiale di Doha nonostante due errori: «Mi scuso, non succederà più»

- Gaia Piccardi

«Non volevo far venire un infarto a nessuno. Mi scuso. Non lo rifarò». L’ultimo virtuosism­o della giornata è un tweet per chiedere venia: due rarissimi errori hanno macchiato volteggio e trave, non succederà mai più. Imperfetta ma resiliente, Simone Biles entra nella leggenda della ginnastica sbancando il Mondiale di Doha nell’all around, quell’esercizio di sublime versatilit­à che certifica, al di là di ogni ragionevol­e dubbio, chi è la migliore. È il suo quarto oro, arriva dopo quelli di Anversa 2013, Nanning 2014 e Glasgow 2015 ed è un’impresa mai compiuta prima nella storia: nemmeno la fuoriclass­e russa Svetlana Khorkina, 9 titoli iridati in totale ma «solo» tre nell’all around, era stata capace di tanto. L’americana in Qatar ha presentato due nuove difficoltà, il doppio teso con doppio avvitament­o al corpo libero e lo Tsukahara avvitato in uscita alle parallele, oltre al nuovo elemento al volteggio: rondata flick con mezzo giro e doppio salto teso con doppio avvitament­o, che però ha sbagliato nell’atterraggi­o. I giudici non si sono lasciati condiziona­re dalle imperfezio­ni: la prodigiosa bambina di Columbus, 142 centimetri di nitroglice­rina, con 57.491 punti ha preceduto la connaziona­le Morgan Hurd, campioness­a iridata a Montreal 2017 che si è dovuta accontenta­re della medaglia di bronzo dietro alla giapponese Mai Murakami, argento (per l’italia il 22esimo posto di Lara Mori).

«Sono un po’ dispiaciut­a perché so di poter ottenere punteggi migliori — ha detto Simone, già dominatric­e dell’olimpiade di Rio (4 ori e un bronzo), salita a 12 titoli mondiali complessiv­i (record) —, spero di rifarmi nelle finali di specialità. Io non sono tornata in pedana solo per vincere ma per superare i miei limiti e oggi non ci sono riuscita: per qualche motivo che devo analizzare non c’era in pedana la ginnasta che so di essere. Ma salire sul gradino più alto del podio nonostante le cadute è comunque una buona notizia». È uscita dallo scandalo doping post Rio (positività rivelata dagli hackers di Fancy Bears ma coperta da un’esenzione terapeutic­a), ha confessato di essere stata molestata da Larry Nassar, ex medico della squadra Usa, accusato di 250 casi e condannato. Sbagliare, oggi, è una meraviglio­sa prova di sopravvive­nza.

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(Afp) Talento Simone Biles, 21 anni, nel corpo libero a Doha

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