«Ci serve aiuto o andremo tutti in malora»
«Per giorni non siamo riusciti a raccogliere il latte e a consegnarlo. Le strade sono devastate, non si circola».
Antonio Bortoli è direttore generale di Lattebusche, cooperativa del Feltrino con oltre 200 soci e 104 milioni di fatturato. È il caseificio del pluripremiato «Piave».
Avete dovuto fermare la produzione?
«Fermarla no ma rallentarla sì perché in alcune zone era impossibile arrivare, da Cortina a Sappada, dall’agordino allo Zoldano».
In che condizioni sono le stalle?
«Alcune sono state solo scoperchiate, altre sono completamente distrutte. Tutti i soci sono in emergenza, anche per via della mancanza di acqua ed elettricità».
Una botta tremenda per l’economia bellunese.
«Il paesaggio è stato completamente stravolto, gli alberi sradicati fanno impressione. Ce la metteremo tutta per ripartire ma ci vorranno risorse straordinarie, fuori dal comune. Se pensano a qualche milioncino e stop qua va tutto in malora».
Alcune stalle sono solo scoperchiate, altre totalmente distrutte. Tutti i soci sono in emergenza, anche per via della mancanza di acqua ed elettricità