Tajani: il governo usi il fondo di solidarietà Ue per i danni
Il presidente dell’europarlamento visita Terracina devastata. «Palazzo Chigi non perda tempo»
«Muri sfondati da tegole, alberi secolari sradicati, case scoperchiate e gente terrorizzata». È lo stesso Antonio Tajani — presidente del Parlamento europeo ieri in visita a Terracina, centro di 45 mila abitanti sul litorale laziale a 40 km da Latina — a descrivere lo «scenario da apocalisse» lasciato dal tornado dello scorso 29 ottobre. Le immagini delle decine di grandi pini marittimi collassati sulle case, tra i palazzi e sulle auto accartocciate hanno fatto il giro dei tiggì dando la misura della violenza di una tempesta che ha fatto tre vittime e decine di feriti. Una situazione particolarmente grave che, comunque, «non riguarda solo il Lazio, ma anche il Veneto e il Friuli», ha precisato Tajani al termine della sua visita, prima di chiedere l’intervento di Palazzo Chigi. «Mi auguro che il governo attivi subito il fondo di solidarietà europeo e faccia il conto dei danni senza perdere tempo», ha detto facendo riferimento alla richiesta formale con il conto complessivo dei danni che l’italia, se vorrà attingere ai contributi europei, dovrà far partire entro le 12 settimane dalla fine dell’evento. Oggi il ministro dell’interno, Matteo Salvini, sarà a Terracina per testimoniare la vicinanza del governo alla popolazione e, nell’occasione, potrebbe annunciare l’avvio della procedura relativa al fondo di solidarietà europeo. Nell’immediato, comunque, «le regioni possono utilizzare i fondi strutturali a disposizione, con un semplice cofinanziamento», ha spiegato Tajani. Domani, infatti, sarà il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, a visitare il litorale pontino per fare una prima stima.
I danni sono ingenti in tutta Italia, per accedere al fondo europeo il conto «deve essere di almeno tre miliardi o lo 0,6% del Pil», ha detto Tajani. Anche nell’agro Pontino visitato ieri, così come al Nord, gli agricoltori sembrano la categoria destinata a pagare il prezzo più caro. «C’è un problema enorme per l’agricoltura dal Lazio al Veneto fino al Friuli. Dobbiamo fare il massimo perché questo comparto così importante della nostra economia non soffra — ha detto il presidente dell’europarlamento —. La perdita dell’attività produttiva agricola significa mettere in ginocchio, talvolta, comunità intere. Lo Stato deve intervenire immediatamente».